La vittoria del torneo di Los Cabos non basta ad un Daniil Medvedev in grandissima forma e che arriva all’ATP di Montreal con tanta voglia di fare bene. Il tennista russo è sempre più capolista nel ranking ATP e nel torneo canadese potrà ulteriormente rafforzare il suo primato complici anche le assenze di Rafael Nadal e Novak Djokovic.
Al di là dei tennisti in gara, Medvedev ha parlato in conferenza stampa praticamente di tutto lasciando intendere quanto sia stata importante e sofferta la sua assenza a Wimbledon volgendo poi lo sguardo anche a tutti gli impegni futuri. Partendo proprio dal suo percorso atletico, Daniil ha dichirato:
Ho fatto una settimana di vacanza a Maiorca dopo il mio ultimo torneo, poi mi sono riposato a Monaco per qualche altro giorno, e successivamente ho fatto un blocco di preparazione fisica piuttosto intensa di circa tre settimane. Quando si hanno 16, 18 anni è bene lavorare sulla tecnica del gioco, perché è in quell’area che si possono fare miglioramenti importanti. Quando invece si è un po’ più vecchi è bene lavorare più sull’aspetto fisico, perché non ci sono più molti margini sull’aspetto tennistico. Mi sento molto bene fisicamente, sono contento di aver vinto a Los Cabos e spero di poter giocare delle buone partite qui.
ATP Montreal, Medvedev commenta le assenze di Nadal e Djokovic
Come anticipato, in Canada non ci saranno due leggende del tennis come Nadal e Djokovic ma, secondo il tennista russo, quest’aspetto non cambia la sostanza del torneo. Ogni partita è infatti un match difficile e la voglia di vincere resta invariata a prescindere dall’avversario che si affronta:
Sono qui per vincere. Ho sempre fame di vittorie, l’obiettivo è quello di vincere tutti i tornei ai quali partecipo. Ovviamente è più semplice se non ci sono loro, dato che vincono quasi tutti i tornei ai quali partecipano, ma l’obiettivo per me rimane vincere, sia che dall’altra parte ci sia il n. 2 del mondo, sia che ci sia un qualificato o una wild card. Certo le sensazioni sono diverse se si batte uno dei Big 3, anche se non ho mai battuto Federer, però vincere un torneo importante come questo è comunque un’ottima sensazione.
Infine, un commento sul ranking ATP:
Non seguo troppo le classifiche. Per esempio quando a Los Cabos sono arrivato in finale l’intervistatrice sul campo mi ha detto che sarei arrivato sicuramente allo US Open da n. 1. Non ne avevo idea… In ogni modo ci sono 4000 punti in palio in questi tre tornei, e l’obiettivo è ottenere il massimo. So che Nadal e forse anche Alcaraz sono piuttosto lontani nella Race, tuttavia proverò ad ottenere il massimo che posso raggiungere,