Multa salata per UnipolSai e Generali Itaia da parte dell'Antitrust per pratiche commerciali scorrette in contrasto on il Codice del consumo nel corso di liquidazioni su RC auto.
A comunicarlo la Agcm che "in considerazione della gravità e della durata della pratica" ha multato le due compagnie con 5 milioni di euro, "il massimo edittale consentito".
Le società sono ree di "aver reso difficoltoso per i clienti l'accesso al fascicolo del sinistro e hanno omesso informazioni rilevanti sull'ammontare del rimborso o sul suo rifiuto". L'Antitrust ha dichiarato che si è trattato di "condotte ingannevoli e aggressive".
L'Antitrust ha spiegato la multa con il fatto che le due aziende hanno messo in atto "comportamenti dilatori, ostruzionistici e/o di ingiustificato rifiuto, in relazione all'esercizio del diritto del danneggiato di accesso al fascicolo del sinistro".
Risposte in ritardo rispetto ai termini delle normative di settore a numerose richieste di accesso agli atti e in particolare, nel caso di Generali, un riscontro tardivo delle istanze di accesso anche di quelle presentate prima della offerta risarcitoria. In queste situazioni l'azienda "non ha comunicato l'irricevibilità dell'istanza, né ha effettuato l'accesso una volta che l'iter di valutazione del sinistro si è concluso".
UnipolSai invece ha messo a disposizione la documentazione presso la sua sede anziché inviarla al ricevente, inoltre al momento di stabilire la quantità del rimborso entrambe le società "non fornivano informazioni rilevanti relative alla sua determinazione o alle motivazioni di rifiuto di risarcimento".
Questi comportamenti avrebbero indotto i clienti ad accogliere o rifiutare l'offerta di risarcimento senza avere abbastanza informazioni. Inoltre in entrambi i casi "ci sono stati numerosissimi sinistri in cui l'offerta e/o il suo diniego sono stati formulati in ritardo rispetto al termine previsto dalla legge". In particolare per UnipolSai sarebbero pervenuti "ulteriori ostacoli, quali la mancata risposta a richieste provenienti dai consumatori riguardo allo stato della pratica o la difficoltà nella presa di contatto con il liquidatore".
Interrogato dall'Antitrust questo il parere dell'IVASS.