Oggi alle 14 si sono chiuse le autocandidature per le parlamentarie sul sito del Movimento 5 Stelle. Non c’è Rocco Casalino, il portavoce di Giuseppe Conte e non c’è neppure Alessandro Di Battista. Nella lista, ci saranno invece molti dei parlamentari al primo mandato e, stando agli annunci, anche l’ex pm Antimafia pugliese Francesco Mandoi.
Per Di Battista non si esclude un rientro in quota “Società civile”
Di Battista potrebbe rientrare nelle liste in quota ‘società civile’, ed è una decisione che spetta a Conte. Con il presidente del partito c’erano stati dei colloqui telefonici negli ultimi giorni ma la richiesta principale di Conte, cioè la garanzia di rispettare la linea politica, non è stata accolta in toto dall’ex deputato. Di Battista ha sempre avuto una sua coerenza sulla questione: candidarsi forse sì, ma non per forza e non a tutte le condizioni. Così, nelle ore in cui si chiudevano le autocandidature sul portale dei 5 Stelle, Di Battista scriveva un articolo-commento per L’indipendente in favore del reddito di cittadinanza denunciando al contempo i privilegi dei parlamentari.
Anche Rocco Casalino non si candida
Fonti autorevoli del Movimento raccontano che lo spin doctor di Giuseppe Conte sarebbe stato fino all’ultimo indeciso. Casalino si sarebbe confrontato sul tema con diversi big del Movimento. In un primo momento, l’ex portavoce di Conte ai tempi di Palazzo Chigi era convintissimo di scendere in campo, ma in questi ultimi giorni ha prevalso la voglia di continuare ad occuparsi della comunicazione di Conte e del M5S. Da parte del leader pentastellato non ci sarebbe stato alcun intervento.
La pubblicazione ufficiale delle autocandidature M5s
La pubblicazione ufficiale delle liste avverrà fra tre o quattro giorni. Questo perché serve del tempo per fare le necessarie verifiche della documentazione presentata dai candidati, dei requisiti e poi le valutazioni anche da parte di Giuseppe Conte.