Agli italiani, si sa, piace friggere e, a quanto pare, gli riesce pure bene. A dirlo è l’emittente televisiva statunitense CNN, che ha selezionato i 4 migliori fritti d’Italia all’interno della classifica dei migliori fritti del mondo.

D’altronde, come ha spiegato Casey Barber, la giornalista autrice della classifica, «Le persone non hanno mai saputo resistere alla voglia croccante del fritto . Ci sono prove anche archeologiche che dimostrano come noi umani ci godiamo pasta e altre delizie fritte fin da quando in Mesopotamia vennero inventate le padelle».

Ecco i 4 migliori fritti d’Italia

I 4 migliori fritti d’Italia secondo l’autrice della classifica sono gli arancini siciliani (o arancine), i fiori di zucca fritti, la pizza fritta e i calamari, fritti naturalmente!

In merito agli arancini, la giornalista afferma che “deliziano gli italiani dal X secolo, grazie alla loro combinazione di riso e ripieni salati. Sebbene queste polpette di riso fritte impanate siano un alimento tradizionale da mangiare durante la festa di Santa Lucia di dicembre, gli arancini si consumano tutto l’anno. Possono essere farciti con ripieni diversi come ragù di carne, mozzarella, melanzane, funghi e persino pistacchi. Gli arancini, detti anche arancine, possono essere rotondi o modellati a forma conica in onore del vulcano siciliano Etna.

Arancini di riso

Anch’essa inserita tra i migliori fritti d’Italia, della pizza fritta la giornalista statunitense dice: “A lungo uno spuntino nelle zone più povere di Napoli, questo stile di pizza si sarebbe diffuso durante la seconda guerra mondiale, quando gli ingredienti scarseggiavano e i bombardamenti distrussero molti dei forni a legna usati per fare la pizza napoletana“.

Che dire poi dei meravigliosi fiori di zucchina fritti? Immersi in una pastella leggera e fritti fino a renderli gonfi e dorati, i fiori possono anche essere farciti con ingredienti come formaggio, prosciutto, riso ed erbe aromatiche.

E il resto del mondo?

Moltissimi i piatti fritti da tutto il mondo che sono menzionati dalla classifica. Tra questi gli Hushpuppy, frittelle del sud degli Stati Uniti a base di farina di mais, che sono il più tradizionale accompagnamento per il pesce fritto sin dalla guerra civile.

Sempre dagli Stati Uniti arrivano i pomodori verdi fritti, originari del Midwest, vero caposaldo della cucina americana. Possono essere impanati nella pastella di farina di mais o impanati con farina bianca o in briciole di cracker prima di essere fritti.

Particolarmente golosi i Churros spagnoli, bastoncini a base di pastella fritta inserita in una sac à poche con il beccuccio a forma di stella, per dar loro una forma caratteristica. Vengono spesso cosparsi di zucchero alla cannella e immersi nel café con leche, nella cioccolata calda o nel dulce de leche.

Vengono invece dalla Scozia le Uova scozzesi, forse lo spuntino da pub più ricco di proteine ​​della storia culinaria. Si tratta di un uovo sodo racchiuso in una salsiccia, quindi ricoperto di pangrattato e fritto fino a renderlo croccante. Alcuni sostengono che questo snack salato sia stato inventato da Fortnum & Mason nel 1700, mentre altri ritengono che sia una versione britannica del nargisi kofta indiano, un piatto al curry con uova avvolte in agnello macinato.

Più esotico il Kibbeh. E’ il piatto nazionale del Libano, ma le versioni di queste polpette fritte di carne e bulgur si possono trovare in tutto il Medio Oriente. Il manzo o l’agnello macinati vengono mescolati con bulgur bollito, cipolle e spezie. Il kibbeh può avere la forma di palline, di grandi dischi o essere cotto in casseruole. Una versione cruda, simile alla tartare, è conosciuta come kibbeh nayyeh.