Seduta in rialzo per Piazza Affari e per la Borsa Europea, a cui viaggia in parallelo la risalita dello spread che rimane sopra quota 200 punti base: pesa il declassamento dell’Italia di Moody’s di venerdì scorso.
Borsa, spread stabile sopra i 200 punti base
La seduta della Borsa italiana si apre in territorio positivo salvo poi rimbalzare al ribasso e riprendersi: alle ore 12.00 il Ftse Mib di Piazza Affari segna +0,24%. Una seduta contrastata su cui pesa l’incertezza geopolitica internazionale e il secondo ribasso sulla crescita dell’economia italiana: dopo S&P anche Moody’s rivede in peggioramento il rating. Spread in risalita a 210 pb.
L’Italia scende dunque da “stabile” a “negativo” nella valutazione dell’eminente istituto di rating mondiale, a causa dell’instabilità politica che regna in vista delle prossime elezioni in programma il 25 settembre. Secondo Reuters, per ritrovare la strada della crescita, il nuovo governo non potrà che proseguire sulla lunghezza d’onda tracciata da Mario Draghi. Intanto arriva la replica del ministero dell’Economia e delle Finanze in merito al declassamento:
Sebbene il peggioramento dell’outlook (la previsione economica, ndr) non anticipi necessariamente un imminente abbassamento del rating ma solo l’inizio di una fase di monitoraggio, la decisione appare francamente opinabile
Nota del Mef sulla relazione di Moody’s
Il Mef perplesso dal declassamento: “Parametri in miglioramento”
Ma quali sono i motivi che hanno portato Moody’s a rivede al ribasso le stime di crescita? Per il Mef sono i dati a parlare chiaramente:
Non c’è dubbio che l’Italia e l’Ue attraversino un momento di rallentamento dovuto alle tensioni geopolitiche internazionali. L’Italia ha ufficialmente superato la fase più critica della crisi economica provocata dalla pandemia e registra tassi di crescita più elevati rispetto alla media dell’Unione Europea. Inoltre, l’indebitamento netto è in forte discesa, e il rapporto deficit/Pil diminuirà in maniera significativa anche nel 2022.
Nota del Mef #2
Prosegue spedita anche l’attuazione delle riforme riguardanti il Pnrr, con investimenti in crescita trimestre dopo trimestre. L’andamento occupazionale è ai livelli più alti negli ultimi quindici anni, le riserve energetiche consentiranno al Paese di sopravvivere all’inverno anche in caso di interruzione totale delle forniture di gas dalla Russia. Senza contare tutte le misure che lo Stato ha introdotto per combattere l’inflazione senza attuare un nuovo scostamento di bilancio
Nota del Mef #3