Il Padel è diventato uno degli sport più in voga, ma può diventare anche pericoloso. Lo sport è praticato da un numero sempre più alto di persone, anche grazie ai video sui social di tanti vip come Francesco Totti che sono diventati dei veri e propri giocatori in alcuni circuiti d’esibizione internazionale. Il padel è uno sport divertente e ricreativo, ma può essere anche pericoloso sollecitando le articolazioni con particolare attenzione a caviglie e gomiti. Lo ha dichiarato Paolo Arrigoni, ortopedico, parte del team della Prima Ortopedica dell’ASST Gaetano Pini-CTO di Milano e appassionato di padel.

 Il dottor Paolo Arrigoni ha spiegato che il padel è pericoloso, anche perché i numeri parlano chiaro: “Il padel è lo sport di cui si registra un aumento esponenziale di giocatori e di campi. Di conseguenza, anche i traumi connessi sono in forte aumento, soprattutto nella popolazione tra i 35 e i 55 anni. Questi coinvolgono – spiega – diversi distretti scheletrirci, prima tra tutti gomito (20%), seguito da caviglia (19%), rachide lombare (14%), spalla e ginocchio (12%). Inoltre, la percentuale degli infortuni aumenta in caso di età avanzata, indice di massa corporea (BMI) elevato e scarsa agilità dei giocatori”.

Il padel si pratica con una racchetta rigida con cui si scambia una pallina identica a quella che si utilizza per giocare a tennis, all’interno di un campo rettangolare chiuso da quattro pareti e proprio la vicinanza e la mancanza di un vero e proprio movimento tecnico rispetto al parente più noto lo rende sicuramente pericoloso. Nel padel  numerosi cambi di direzione e l’uso più intenso della racchetta comportano stress ripetitivi sull’apparato muscolo-scheletrico e articolare rendendolo quindi uno sport pericoloso e da non prendere con superficialità.

Per evitare problemi, lesioni o traumi – suggerisce  Arrigoni – è necessario non interrompere bruscamente la catena cinetica che consente a un giocatore di padel di muovere velocemente la racchetta, riducendo così al minimo gli sforzi funzionali a livello articolare. La catena cinetica inizia dai piedi e coinvolge le ginocchia, le anche, il rachide lombare e il tronco, la spalla, il gomito, il polso fino alla mano e alla racchetta. Quando il trasferimento di energia non è ben coordinato, la catena si interrompe, determinando un sovraccarico a una o più articolazioni. È qui che il padel diventa pericoloso con il rischio di provocare traumi e lesioni muscolari alle articolazioni”.

Il padel, come il tennis ad esempio è pericoloso per la tendinopatia laterale del gomito (nota come epicondilite laterale o “gomito del tennista”) che è una delle patologie più diffuse tra i giocatori amatoriali. Infatti, i tendini del gomito, tra cui soprattutto il tendine estensore radiale breve del carpo, messi sotto stress dalle vibrazioni e dai contraccolpi della racchetta, possono infiammarsi, causando un dolore laterale di gomito e innescando anche un processo degenerativo.

Per quanto riguarda la spalla, il gesto atletico ripetuto può determinare la rottura dei tendini della cuffia dei rotatori come spiega il dottor Arrigoni: “La cuffia dei rotatori è un complesso muscolo-tendineo che, lavorando in sinergia con il deltoide, permette di sollevare la spalla. Una riduzione di forza e la comparsa di dolore durante l’elevazione della spalla devono sempre far sospettare una tendinopatia o una lesione della cuffia dei rotatori. La diagnosi può essere ottenuta durante un attento esame clinico”.

Il padel è pericolosi anche per i polsi e per gli arti inferiori, con le caviglie e le ginocchia che vengono interessate: “I ripetuti cambi di direzione e l’impatto con il terreno durante i salti possono comportare lesioni meniscali o dei legamenti del ginocchio.  Spesso causano le distorsioni di ginocchio con elongazione e lesione del legamento collaterale mediale. Anche le distorsioni di caviglia sono un evento estremamente comune. Solitamente si tratta di perdita momentanea dei rapporti articolari in inversione con lo stiramento o la lesione del complesso dei legamenti laterali di caviglia. Un altro infortunio molto comune è la lesione del tendine di Achille”, che non può essere trattata se non chirurgicamente e prevede un lungo tempo di recupero come dimostra anche l’analogo infortunio occorso a Leonardo Spinazzola durante gli Europei di calcio che gli ha fatto saltare quasi tutta la scorsa stagione.

Padel pericoloso, gli esercizi per l’epicondilite dell’osteopata Massimiliano Mariani

Molto utili per curare l’epicondilite che suggerisce l’Osteopata dei vip Massimiliano Mariani, che nel suo studio di Roma è solito registrare delle pillole social con tanti personaggi dello spettacolo da Veronica Peparini a Manila Nazzaro, fino ad arrivare al ballerino Andreas Muller. Tanti gli attori e sportivi che scelgono di affidarsi ad un osteopata, ormai un professionista più che qualificato per poter risolvere alcune problematiche. In particolare bastano pochi accorgimenti per evitare di soffrire del fastidioso gomito del tennista.

Massimiliano Mariani sottolinea che il problema dell’epicondilite non è del gomito, ma di tutto il braccio. L’osteopata propone due esercizi molto semplici, ma efficaci: il primo consiste nel spingere la mano capovolta lungo una parete e con l’altra di trazionare per bene le dita una alla volta in modo tale da sciogliere il muscolo. Il secondo esercizio prevede di stendere molto bene il pettorale tendendo il braccio lateralmente in alto contro una parete. Questi sono due esercizi che ognuno può fare a casa magari dopo una partita di padel per qualche minuto per evitare che il fastidio o l’infiammazione diventino ancor più insopportabili. Naturalmente qualora la situazione sia più grave si può ricorrere alla manipolazione di uno specialista.

Il padel è uno sport estremamente divertente e ricreativo, ma allo stesso tempo molto complesso e pericoloso con un importante impegno fisico quindi l’invito è di praticarlo con l’attenzione che merita.