Vincenzo Santopadre e Jannik Sinner sono pronti ai tornei che stanno per iniziare in Canada e negli Stati Uniti: non c’è in palio solo la crescita della carriera dell’altoatesino, ma anche 4000 punti fondamentali per la rincorsa alle ATP Finals di Torino.

Agli US Open l’obiettivo è sicuramente quello di migliorare il quarto turno raggiunto nello scorso anno, ma Santopadre, allenatore di Sinner, non si nasconde dietro un dito ammettendo che le ambizioni di Jannik devono essere alte.

Jannik ha già battuto avversari del calibro di Rublev e Alcaraz, due volte, quindi il talento c’è, ora va solo affinato per raggiungere il top.

Le sensazioni sulla trasferta tra Canada e USA

“La coincidenza per il treno verso Torino passa dal cemento nordamericano. Siamo arrivati a uno snodo cruciale della stagione, adesso non ci possiamo più fermare. Tre anni fa ebbe un problema alla caviglia e non scese in campo, lo scorso anno fu fermato da un risentimento muscolare in quel periodo, nel 2020 invece il circuito si fumò a causa del Covid. Incrociamo le dita per la nostra prima volta in Canada“.

Sulla corsa alle ATP Finals

“Wimbledon sarebbe stato un torneo potenzialmente buono per Matteo, ma è risultato positivo al Covid. Per nostra fortuna poi non sono stati messi in palio punti. Shanghai invece non è stato sostituito. Esistono cose oggettive e aspetti come la prevenzione che dipendono da noi. Se gli altri giocano e noi no, significa che sono più bravi e un pizzico fortunati“.

Santopadre su Sinner e il rientro in Top 10

“Ha già dimostrato di potersi sedere al tavolo con i più grandi, ma non dev’essere un’ossessione. Quando arrivi così in alto puoi soffrire di vertigini e porti tante domande. I dubbi peri potevano esserci nel 2020, oggi non più. Se superi tanti ostacoli e rimani in top 10 per tre anni di fila qualcosa vorrà pur dire. L’importante è lavorare bene, i risultati arriveranno di conseguenza“.