Tutto il Pd si scaglia contro Carlo Calenda. Il patto rotto con Letta ha fatto uscire fuori il veleno e il rancore dell’ex compagni di coalizione e di partita. “La dignità nella politica dipende dall’onore che si porta e per usare le parole di Aristotele, non consiste nel possedere onori ma nella consapevolezza di meritarli e non è assolutamente il caso di Calenda che non conosce la parola onore avendo detto tutto e il contrario di tutto“. Le parole sono di Francesco Boccia deputato del Pd.

Dopo questa ennesima capriola vedremo se le sue idee alternative ai progressisti aiuteranno la destra o meno, perché l’unica cosa certa che potrà fare è far vincere la destra. Ci ha provato spesso anche nelle amministrative ma alla fine gli italiani hanno seguito il pd e non la destra aiutata da Calenda. Il prossimo 25 settembre o si sta con il Pd che unisce progressisti e riformisti italiani o con destra guidata da Meloni, non c’è altro. O al centro del processo politico europeo con l’Italia più credibile e forte o fuori dall’Europa“. Così Francesco Boccia del Pd al Tg4.

Elezioni. Specchio riflesso

La necessità di battere con ogni mezzo questa destra non nasce da un frusto antifascismo ma da tre esigenze politiche e storiche“, lo dice Roberto Murassut del Pd in una nota per spiegare l’andamento della situazione.

Salvaguardare i principi della Costituzione, salvaguardare la collocazione internazionale dell’Italia in un quadro di rafforzamento della costruzione dell’organismo europeo, attuare politiche organiche di eguaglianza sociale e transizione ecologica. Calenda ha sbagliato perché non ha capito questo e ha preferito guardarsi allo specchio”, così in una nota Roberto Morassut del Pd.