Terremoto Reggio Emilia: questa mattina i cittadini della città e di molte altre zone limitrofe sono stati svegliati di soprassalto da un’altra scossa di terremoto che è stata registrata nell’Emiliano, dopo quelle avvenute durante i primi giorni di febbraio dell’anno in corso.
La terra continua a tremare e, secondo i dati che sono stati comunicati dall’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), la scossa è stata di magnitudo 2.9 ed ha avuto come epicentro Montecchio, un comune situato all’interno della provincia di Reggio Emilia e capoluogo dell’Unione Val d’Enza.
Terremoto Reggio Emilia, scossa di magnitudo 2.9: cittadini svegliati di soprassalto
Durante la mattina di oggi, domenica 7 luglio 2022, alle ore 06:37 è stata registrata una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 nella provincia di Reggio Emilia.
Secondo i dati che sono stati riportati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’epicentro è stato nella città di Montecchio Emilia, un comune situato all’interno della provincia emiliana, al confine con il comune di Montechiaruogolo, ed ha toccato una profondità di circa 34 km.
I cittadini di Reggio Emilia e di molte altre zone limitrofe situate all’interno del capoluogo emiliano si sono svegliati di soprassalto a causa della scossa di terremoto che è stata segnalata questa mattina, quasi all’alba.
Ciò nonostante, per il momento non sono stati segnalati danni a cose o persone. La scossa di terremoto è durata per poco tempo e si è presentata con un’intensità medio-leggera.
Terremoto Reggio Emilia, le parole dei cittadini sulla scossa di questa mattina: “Si è sentita bene, mi ha svegliato”
Anche se il terremoto viene classificato come “medio-leggero” secondo quanto previsto dalla scala Richter, i cittadini emiliani hanno dichiarato di essersi spaventati, di aver sentito la scossa di terremoto e di essersi svegliati di soprassalto a causa di quest’ultimo.
Oltre che nei due comuni dove è stato dichiarato l’epicentro della scossa di terremoto, ovvero a Montecchio Emilia e a Montechiaruogolo, quest’ultima è stata percepita nel raggio di dieci/venti chilometri di distanza circa, ossia in molti altri comuni situati all’interno delle province di Reggio Emilia e di Parma.
In particolare:
- nel raggio di dieci chilometri di distanza dall’epicentro la scossa di terremoto è stata sentita dai cittadini che vivono nei comuni di Bibbiano, Cavriago, Quattro Castella, San Polo d’Enza, Sant’Ilario d’Enza e Traversetolo;
- nel raggio di venti chilometri di distanza dall’epicentro la scossa di terremoto è stata sentito in altri 17 Comuni, fino ad arrivare anche nelle province di Parma e di Reggio Emilia.
Questo a testimonianza che la scossa di terremoto di questa mattina è stata percepita in varie zone dell’Emilia Romagna da molti cittadini, i quali hanno pubblicato sui propri profili di Twitter delle parole e dei commenti riguardo ciò che è accaduto.
Ecco, ad esempio, un paio di commenti delle persone che questa mattina hanno percepito la scossa di terremoto:
“Una botta secca e vibrazione del pavimento”
“Si è sentita bene, mi ha svegliato”
Le parole del professore emerito di Geomorfologia a Unimore, Mario Panizza
Il terremoto che è avvenuto oggi a Reggio Emilia è solo uno dei tanti fenomeni sismici che stanno avvenendo in questa zona e che il professore emerito di Geomorfologia a Unimore, Mario Panizza, definisce come scosse di assestamento in seguito al violento terremoto di 10 anni fa.
Ecco quali sono state le parole del professor Mario Panizza, in seguito ad un precedente terremoto che è stato registrato nel Ferrarese:
“Si è mossa la dorsale ferrarese, così come accadde nel 2012. La dorsale ferrarese parte da Ferrara e attraversa tutta la pianura tra Modena e Reggio. Ritengo che con la seconda scossa di ieri sera, più forte della prima, si sia esaurita l’energia accumulata in questi dieci anni. E’ presto per fare valutazioni certe ma l’esperienza dice che ora potremmo assistere a scosse di assestamento.”
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