Tragedia a Cuba dove un fulmine ha colpito e distrutto un serbatoio di petrolio: l’incendio ha provocato l’evacuazione di 1900 persone, mentre ci sono 17 dispersi e 121 feriti, di cui 30 in condizioni gravi. Ci sarebbe anche una vittima, mentre è arrivato l’esercito messicano a cercare di domare le fiamme.
Cuba, l’esplosione del serbatoio di petrolio provoca una morte e diversi feriti
Il serbatoio di petrolio esploso a Cuba ha sconvolto un sobborgo di Matanzas: un fulmine ha colpito due serbatoi di carburante, provocando un incendio di grandi dimensioni che ha portato all’evacuazione di 1900 persone. Secondo Granma, c’è stato un guasto nel sistema del parafulmine che non ha resistito alla potenza della scarica elettrica”C’è una vittima, ancora non identificata, mentre sono 17 i vigili del fuoco dispersi e 121 feriti, tra cui il ministro dell’Energia Livan Arronte: circa una trentina di loro è in gravi condizioni, di cui cinque in terapia intensiva.
1900 persone sono state allontanate dalla zona, dalla quale si è alzata una densa colonna di fumo che ha oscurato il cielo fino a L’Avana, che si trova a circa 100 chilometri di distanza: per domare le fiamme sono arrivati all’aeroporto Juan Gualberto Gomez membri dell’esercito messicano, con circa 60 militari e 22 specialisti tecnici di Petroleos Mexicanos. Aiuti sono arrivati dai governi di Venezuela, Russia, Nicaragua, Argentina e Cile, con il presidente cubano Miguel Diaz Canel che ha ringraziato anche gli aiuti dagli Stati Uniti.
Secondo Asbel Leal, direttore del commercio e dell’approvvigionamento della Cuban Petroleum Union (Cupet), il primo serbatoio conteneva circa 26.000 metri cubi di greggio nazionale – circa il 50% della sua capacità massima al momento del disastro – mentre il secondo conteneva 52.000 metri cubi di olio combustibile.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che, oltre a cercare i loro colleghi dispersi, hanno domato le fiamme e prestato soccorso alle persone colpite.
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