Carlos Alcaraz ha parlato alla Gazzetta dello sport degli US Open alle porte, del dualismo con Sinner e del suo futuro.

Il classe 2003 è pronto al definitivo salto di qualità e punta al primo slam già agli US Open.

Diciannove anni e quarto al mondo la sua carriera è in rampa di lancio, con già 5 titoli ATP in bacheca l’allievo di Julian Carlos Ferrero vuole scalare ancor di più i ranking.

Alcaraz su Sinner e sui tennisti italiani

Gli italiani mi hanno dato qualche dispiacere di troppo ultimamente. Prima Berrettini, poi Musetti e due volte Sinner. Sono giocatori tutti molto forti e con caratteristiche completamente differenti. Mi hanno dato davvero del filo da torcere, anche se in alcuni casi la vittoria mi è mancata per qualche piccolo dettaglio.

Sinner è sicuramente quello che più mi ha sorpreso. Contro Berrettini sapevo a cosa sarei andato incontro, conoscevo il suo stile, con Musetti uguale. Jannik però mi ha sorpreso: per il modo di stare in campo e per il livello di aggressività che riesce a esprimere in ogni scambio. In campo ci diamo battaglia ma fuori siamo tutti amici“.

Sull’occasione di vincere gli US Open

“Ora andiamo in America, lì ho vinto Miami e fatto semifinale a Indian Wells, l’obiettivo è giocare al massimo livello possibile e guadagnare tanti punti. E poi ci sono gli US Open: a New York voglio fare quel che non mi è riuscito negli altri Slam, ovvero andare oltre i quarti.

Penso di esserci abbastanza vicino, visto che ho raggiunto i quarti. Fino ad ora mi è mancato qualcosa, magari un po’ di esperienza nei match 3 set su 5, ma non sono lontano dall’arrivarci. Non ho una preferenza su quale vincere prima. Non mi sembra il caso di fare lo schizzinoso sui titoli Slam“.

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