Un nuovo incendio nel Lazio dopo quelli che hanno colpito Roma e la sua provincia nei giorni scorsi. Il rogo ha interessato la zona del Parco naturale regionale Bracciano-Martignano, partito ad Oriolo Romano (Viterbo) in zona Monte Raschio, ha coinvolto circa 27 ettari di cui 21 ricompresi nel perimetro dell’area naturale protetta, colpito pesantemente il rimboschimento di conifere, ma per 5 ettari anche la faggeta, patrimonio culturale mondiale dell’Unesco.
Fortunatamente la zona patrimonio dell’Unesco è stata interessata soltanto nella lettiera, mentre la maggiore intensità dell’incendio nel Lazio ha avvoltola pineta di Monte Raschio. Fuori dal territorio del Parco sono stati distrutti alcuni veicoli dismessi, alcune baracche e canili e sono state danneggiate anche alcune abitazioni. Tra le persone non si registrano feriti ed intossicati, mentre soltanto l’intervento della protezione civile ha salvato dalle fiamme i cani ospiti dei canili.
“Quanto accaduto testimonia la pericolosità di avere dentro al Parco dei rimboschimenti di conifere realizzati negli anni ‘70 che sono sicuramente non autoctoni e costituiscono un facile terreno di propagazione degli incendi boschivi”, il commento dell’Ente di gestione del Parco Naturale Regionale Bracciano-Martignano sul terribile incendio che ha colpito il Lazio. “Ora occorre vigilare ed attuare tutte le misure di prevenzione necessarie per evitare che si possano ripetere episodi come questo, soprattutto nella rimanente porzione di pineta che non è stata colpita dall’incendio. Ringraziamo tutti gli operatori e il personale prontamente intervenuto su Monte Raschio”
Le operazioni di spegnimento dell’incendio nel Lazio nel parco sono andate avanti per ben due giorni con l’impegno congiunto del personale guardiaparco in sinergia con vigili del fuoco e volontari della protezione civile locale. Fondamentale anche il lavoro di due elicotteri, messi a disposizione dall’Esercito italiano e uno dei Carabinieri Forestali.