Una giornata di assoluto silenzio per Carlo Calenda, che ha assistito inerme al doppio patto siglato dal Pd con l’alleanza Verdi-Sinistra prima e con Impegno Civico poi in vista delle elezioni politiche.
Elezioni, Calenda in bilico tra ragione e sentimento
Sono ore di grande fermento e riflessione per Carlo Calenda, che incassa il doppio colpo allo stomaco firmato Fratoianni-Di Maio e medita un clamoroso dietrofront alle prossime elezioni. Dopo aver twittato in maniera frenetica nella settimana che ha portato all’accordo con il Pd, il leader di Azione si prende una pausa per capire il da farsi nell’immediato futuro.
In assenza di dichiarazioni ufficiali del diretto interessato, la stampa italiana si fionda sulla cerchia di fedelissimi del politico romano: lo stato d’animo di Calenda è in preda all’agitazione e al tormento, da un lato la voglia di strappare e dall’altro l’incertezza di ciò che accadrebbe in caso di corsa in solitaria. In tal senso, la posizione dell’alleato +Europa sarà cruciale per mantenere i fragili equilibri. Dal Nazareno c’è grande tranquillità in merito all’eventuale “coup de theatre” della frangia liberale, anche perché ora che va definendosi il campo largo di centrosinistra è il momento di passare alla campagna elettorale vera e propria.
Bonelli: “Priorità alla difesa della democrazia minacciata dalla destra”
Nel clima rovente degli ultimi giorni, a smorzare i toni è Angelo Bonelli. Il co-portavoce di Europa Verde ha infatti invitato simpaticamente Calenda a bere un tè per approfondire una conoscenza che possa avere risvolti politici positivi.
Inviterei volentieri Calenda a prendere un tè per conoscersi di persona. Serve stabilire un canale di comunicazione che non sia quello dei social e dei tweet all’impazzata. È importante ricordare che l’alleanza stipulata ha come principio sovrano la difesa della democrazia e della nostra Costituzione, rispetto a una destra che la vuole sovvertire. Mi auguro che i nostri elettori capiscano che, se fossimo andati da soli, avremmo fatto vincere al centrodestra circa 20 collegi, e avremmo rimpianto di non averli potuti fermare prima. Governo Draghi? Sull’ambiente ha fallito ma non è stato un completo disastro
Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde
Sempre sulla stessa linea ha preso parola come una seconda voce narrante Maria Stella Gelmini, che chiarisce così:
Calenda non vuole la rottura dell’alleanza con Letta ma ha semplicemente posto un problema di coerenza. Il Pd doveva fare chiarezza e assicurare il rispetto del patto sottoscritto con noi. L’accordo con Si e Verdi non è un problema fintanto che non mette in discussione i cardini del patto Azione-Pd. Naturalmente ciascuno avrà il suo programma elettorale per dare voce ai temi dell’agenda. Renzi come terzo polo? Ha fatto una scelta per massimizzare i consensi del suo partito, mentre noi di Azione abbiamo anteposto i rischi per il Paese
Maria Stella Gelmini, parlamentare di Azione
Insomma, l’impressione è che la Sinistra abbia ancora da affinare determinate sinergie in vista delle prossime elezioni. Nel frattempo M5S e Destra approfittano per sottolineare l’ammucchiata messa in piedi da “Enrico Letta e soci”, in attesa di definire meglio anche le proprie strategie interne.