La guerra tra Russia e Ucraina non placa la propria intensità e nella notte sono giunte notizie di nuove atrocità russe che hanno portato il presidente Zelensky a sottolineare ancora una volta la crudeltà russa. Da Kiev arrivano infatti foto di un soldato ucraino decapitato, un gesto cruento e simbolico che ben fotografa il peggio di questo conflitto che non vuole saperne di placarsi.

Snodo centrale dell’offensiva russa è la centrale di Zaporizhzhia, da Zelensky etichettato come il centro del terrore russo ma nel frattempo anche il presidente ucraino ha ricordato l’importanza delle armi per indebolire l’esercito di Putin. Infine, in giornata è pronta a salpare una nuova nave di grano che dunque riprenderà l’attività di export a partire dal porto di Chornomorsk.

Guerra Russia-Ucraina, 165esimo giorno

Ecco le notizie aggiornate di oggi 7 agosto 2022 sulla guerra Russia-Ucraina:

Il Guardian pubblica le foto di un soldato ucraino decapitato

Un’immagine che toglie qualsiasi possibile commento ma che fotografa in pieno lo scenario atroce che sta sconvolgendo il popolo ucraino da ormai 165 giorni. È questo quanto emerge dalla foto pubblicata dal Guardian che vede un uomo senza testa, il cui capo risulta infilata su un palo all’esterno di una casa. Ecco il commento a riguardo delgovernatore ucraino della provincia di Lugansk, Serhiy Haida che ha pubblicato tale foto su un canale Telegram:

Sono davvero degli orchi. Ventunesimo secolo, Popasna occupata, teschio umano sul recinto. Non c’è niente di umano nei russi. Siamo in guerra con i non umani.

Guerra Russia-Ucraina, Zelensky sottolinea l’importanza delle armi

La risposta, per quanto possa valere, all’atrocità russa arriva dalle parole di Volodymyr Zelensky che nel suo discorso notturno non ha esitato a sottolineare quanto siano fondamentali le armi in questo conflitto. Ecco le sue parole:

L’esercito ucraino ha ottenuto potenti risultati nel distruggere la logistica dell’esercito russo. Ogni attacco ai depositi di munizioni del nemico, ai loro posti di comando, agli accumuli di equipaggiamento russo salva la vita di tutti noi, la vita dei militari e dei civili ucraini.

A confermare l’importanza delle azioni militari ci ha pensato poi la Gran Bretagna che in una nota di questa mattina ha confermato che dall’inizio della guerra sono cambiati ben 6 comandanti militari russi. Un aspetto che senza dubbio cambia la strategia bellica di Putin come confermato sempre dagli 007 di Londra in un bollettino di guerra molto specifico:

Almeno 10 generali russi uccisi sul campo di battaglia in Ucraina. È probabile che l’effetto cumulativo di queste perdite sulla coerenza del comando contribuisca alle difficoltà tattiche e operative russe. La mediocre performance delle forze armate russe durante l’invasione dell’Ucraina è stata pagata cara dai vertici militari russi e molto probabilmente ha portato alla rimozione di almeno sei comandanti russi dall’inizio delle ostilità nel febbraio 2022. I comandanti dei distretti militari russi orientale e occidentale hanno molto probabilmente perso i loro comandi.

Riprendono le attività dai porti ucraini per l’export del grano

Una delle poche notizie positive di questo 165° giorno di conflitto riguarda la ripresa delle attività dei porti ucraini per l’esportazione del grano. In primis, sarà Chornomorsk ad avviare le prime attività ma in programma c’è già l’apertura di nuovi porti:

La prossima settimana prevediamo di aggiungere il porto di Pivdennyi all’iniziativa del grano. Il corridoio operativo formato dai tre porti – Odesa, Chornomorsk e Pivdennyi – ci consentirà entro un mese di raggiungere i 3 milioni di tonnellate di esportazioni di prodotti agricoli ucraini.

Musatafa Nayyem – Viceministro ucraino delle infrastrutture

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