Lando Buzzanca ha fatto ridere con la sua sete milioni di italiani, ma ora si trova a lottare contro la malattia in una Rsa. La situazione sarebbe sempre più critica, almeno secondo le parole della compagna Francesca della Valle: ” Lando Buzzanca sta morendo, denutrito e disperato, rinchiuso, contro la sua volontà, in una Rsa dal 27 dicembre 2021. La responsabilità sarà di tutti coloro che lo stanno trattenendo là, chiunque essi siano”.
L’attore si trova dunque in una situazione di salute ormai critica e la disputa legale in corso riguarda proprio la legge 6/04 che ha portato Lando Buzzanca ad essere ricoverato in una Rsa per l’aggravarsi dell’afasia da cui l’86enne è stato colpito: “Non c’è tempo da perdere, dovrebbe avere lui la possibilità di scelta. Oppure ora interverrà qualche interdizione d’emblèe, per far tacere la verità? Troppo tardi il tentativo da parte dei figli nel settembre 2021, fu negato dallo stesso giudice tutelare. Lando Buzzanza aveva una afasia peggiorata dall’isolamento in Rsa imposto dal suo amministratore di sostegno e dalla mancanza di logopedia”.
Il drammatico post del medico sul ricovero di Lando Buzzanca in Rsa
Francesca della Valle accusa che in questi 7 mesi la salute di Lando Buzzanca sia incredibilmente peggiorata nella Rsa, cosa confermata anche dal medico personale dell’artista Fulvio Tomaselli che ha scritto un post fingendo che fosse stato proprio l’amatissimo attore a redigerlo in prima persona: “Ho perso i chili superflui, ma con grande facilità ne ho persi altri, quasi 30. Mi hanno tranquillizzato molto, dovevo stare tranquillo. Purtroppo ho perso anche massa magra per cui ora sono cachettico, ossia scheletrico, senza muscoli, perchè l’attività fisica è stata abolita, e non mi reggo in piedi”. Il post poi continua con un monito che spaventa la famiglia e coloro che vogliono bene a Lando Buzzanca: “Ora dovrei curarmi per recuperare, ma ci stanno pensando su … potrei essere al capolinea e quindi… come disse, perchè amputare, casca da solo. Forse se fosse stato scelto il medico sentito per il mio benessere non starei così”.
Il caso di Lando Buzzanca accende nuovamente le attenzioni sui maltrattamenti e più in generale sullo stato in cui i malati si trovano in alcune Rsa.