Tira una brutta aria per Tesla dopo le accuse di omissioni ai consumatori sulla guida autonoma: accuse mosse dalla motorizzazione della California che ha presentato un reclamo a un tribunale amministrativo statale, dove la motorizzazione accusa l’azienda di Elon Musk di usare un linguaggio pubblicitario che inganna i consumatori sulle caratteristiche delle macchine. Tesla respinge tutte le accuse.
La motorizzazione della California contro Tesla: inganna i clienti sulla guida autonoma
Come scrive il Los Angeles Times, la motorizzazione della California si scaglia contro Tesla, viste le accuse di omissioni ai clienti per quanto riguarda la guida autonoma. Non un’accusa leggera, tanto da presentare a un tribunale amministrativo statale un reclamo: nel documento, come riporta il giornale statunitense, la motorizzazione accusa l’azienda di Elon Musk di usare un linguaggio pubblicitario ingannevole, portando a credere i clienti a cose che le macchine non possono fare, come la guida autonoma. Questo è quanto si legge dal reclamo:
“Tesla ha fatto o diffuso dichiarazioni false o fuorvianti che non erano basate sui fatti: le auto di non sono mai state in grado di “operare come veicoli autonomi e non possono farlo oggi”
Cosa rischia Elon Musk
Se il tribunale dovesse dar ragione alla motorizzazione della California per quanto riguarda le accuse sulla guida autonoma, Tesla potrebbe subire dei contraccolpi pesanti: tra questi ci potrebbe essere sia revoca delle licenze che autorizzano l’azienda di Elon Musk a produrre o vendere le sue auto in California. Il Los Angeles Times, inoltre, spiega come le misure previste riguardano la precisione delle informazioni che il produttore dovrà fornire ai suoi clienti.
Nello scorso giugno Musk aveva parlato dell’importanza per Tesla della guida completamente autonoma, aggiungendo che senza di essa il valore della società sarebbe molto vicino allo zero. Venerdì le azioni Tesla hanno chiuso in forte ribasso alla chiusura della Borsa di New York, cedendo il 6,63% a 864,51 dollari.
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