La guerra tra Russia e Ucraina è arrivata al giorno numero 164, giorno in cui Kiev accusa Mosca di tentare di bloccare la fornitura di armi proveniente dall’Occidente. Il Cremlino, intanto, continua la sua strategia d’attacco: dopo le bombe alla centrale nucleare di Zaporizhzhia – un atto di terrore, come definito dal presidente ucraino Zelensky – l’esercito russo sta inoltre reclutando dei volontari per creare un nuovo battaglione.
Guerra Russia-Ucraina, Zelensky: “Attacco a Zaporizhzhia atto di terrore”
I russi hanno bombardata la regione di Zaporizhzhia, distruggendo un’azienda agricola nel distretto di Novomykolaivskyi e bruciando ben 3000 tonnellate di grano. Sempre nel corso di un bombardamento della zona sono andati distrutti 365 tonnellate di girasoli; bombe che sono arrivate anche nei pressi della centrale nucleare, un vero e proprio atto di terrore come denuncia su Telegram il presidente ucraino Volodymir Zelensky:
“Gli occupanti hanno creato un’altra situazione estremamente rischiosa per l’intera Europa: hanno bombardato la centrale nucleare di Zaporizhzhia per due volte in un giorno. Questa è la più grande centrale nucleare del nostro continente e qualsiasi bombardamento rappresenta un crimine aperto e sfacciato, un atto di terrore”
Altri bombardamenti si sono registrati questa notte nelle città di Nikopol e Dnipropetrovsk. Per continuare la sua offensiva in Ucraina, l’esercito russo sta reclutando volontari per creare un nuovo battaglione che si chiamerà Samara: 15.500 uomini senza precedenti esperienze militari e di età compresa tra i 18 e i 50 anni che si uniranno al terzo Corpo d’Armata dell’esercito russo.
La denuncia di Kiev: “Mosca vuole bloccare la fornitura d’armi all’Ucraina”
La guerra tra Russia e Ucraina prosegue tra bombardamenti e scontri a fuoco, con Mosca che cerca di bloccare la fornitura d’armi a Kiev e portare a proprio favore l’esito del conflitto, come denuncia su Twitter il il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba:
“La Russia sa che la sua aggressione sarà un grande fallimento con le continue forniture di armi all’Ucraina. Il compito suo numero è quindi di fermarle per mezzo di attacchi missilistici contro la logistica o della disinformazione su un presunto uso improprio delle armi in Ucraina”