Il riscaldamento globale è una delle sfide più importanti dei giorni nostri, ma quello che si sta verificando con il caldo record supera di gran lunga anche gli scenari più pessimistici ed il 2022 è l’ anno più caldo di sempre. Secondo i dati diffusi dal CNR il 2022 continua il trend che vede la temperatura in costante salita da oltre 20 anni. Nello specifico la temperatura media dei primi 7 mesi del 2022 è stata di ben +0,98 gradi.

Per trovare poi un luglio più caldo bisogna tornare indietro fino al 2003, mentre le stime per quest’estate parlando di una temperatura media superiore di ben +2,88 gradi per il mese di giugno e di +2,26 gradi per luglio che rendono quindi il 2022 davvero l’anno più caldo di sempre. “Ciò non vuol dire però che lo sarà realmente – ha precisato il ricercatore del Cnr – perché se nei prossimi mesi le medie mensili dovessero scendere, anche quella annuale scenderebbe”.

Coldiretti, caldo record mette a dura prova l’agricoltura

Le analisi del CNR hanno anche provocato anche la reazione da parte della Coldiretti che ha lanciato l’allarme siccità provocata dal caldo record: “Siamo di fronte a un impatto devastante della siccità e delle alte temperature con danni all’agricoltura che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale. Le campagne italiane sono allo stremo con cali produttivi del 45% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta di oltre 1/5 delle produzione di frumento tenero, del 30% del riso, meno 15% frutta ustionata da temperature di 40 gradi, meno 20% cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po, dove si allargano le zone di “acqua morta”, assalti di insetti e cavallette con decine di migliaia di ettari devastati”, ha sottolineato la nota preoccupata dal 2022 come anno più caldo di sempre.

Un altro dei settori più importanti per l’Italia è quello della vendemmia, che è a forte rischio in questo 2022: “Preoccupa anche la vendemmia appena iniziata in Italia con una prospettiva di un calo del 10% delle uve mentre è allarme negli uliveti con il caldo record che rischia di far crollare le rese produttive”. Il presidente della Coldiretti Italia Ettore Prandini ha sottolineato la grave crisi che sta attraversando l’agricoltura a causa del caldo record: “Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare. L’agricoltura è il settore più colpito dalla siccità”.

Il 2022 si candida dunque a restare l’anno più caldo di sempre, o almeno degli ultimi anni, visto che le temperature non accennano a diminuire con tutti i pericoli per le persone e le attività come l’agricoltura.