È quanto deciso dal tribunale di Los Angeles: l’attore Kevin Spacey dovrà risarcire la produzione di “House of Cards” per le molestie sessuali nei confronti di alcuni membri dello staff e il conseguente danno all’immagine della serie tv. La cifra è di 31 milioni di dollari.

Kevin Spacey e le accuse di molestie sessuali negli anni

È il 2017 quando Kevin Spacey, conosciuto sul grande schermo soprattutto per aver recitato in American Beauty, che è valso all’attore l’Oscar come miglior protagonista, viene accusato di molestie sessuali nell’ambito del caso Harvey Weinstein e del successivo movimento #MeToo. Proprio in quell’occasione, infatti, l’attore Anthony Rapp si scaglia contro Spacey, rivelando di essere stato molestato nel 1986, quando lui aveva appena 14 anni e Kevin 26, costringendo quest’ultimo a un rumorosissimo coming out, dopo anni di smentite. Ma non si tratta delle uniche accuse, perché, poco dopo, all’attore ne vengono imputate di nuove: otto membri della troupe di “House of Cards”, a cui si aggiungono presto il figlio di Richard Dreyfuss e quello della giornalista Heather Unruh, dichiarano di essere stati molestati da Spacey nel periodo delle riprese. L’attore decide quindi di farsi curare per la dipendenza dal sesso, mentre alcuni dei suoi ruoli ad Hollywood vengono cancellati, come quello nel film “Tutti i soldi del mondo” di Ridley Scott.

Nuove accuse arrivano intanto da Ari Behn, ex genero del re Harald V di Norvegia, così come da un massaggiatore della Corte superiore di Los Angeles, il quale racconta che Spacey avrebbe abusato di lui nel 2016 a Malibù. Nel corso del 2019 e del 2020 alcune delle accuse cadono e i casi vengono archiviati, quindi l’attore fa il suo ritorno in pubblico dopo mesi di assenza, finché, lo scorso maggio, il Crown Prosecution Service di Londra, il pubblico ministero nei procedimenti penali, ha annunciato l‘incriminazione di Spacey in Gran Bretagna per quattro capi d’imputazione. Si tratterebbe di aggressione sessuale nei confronti di tre uomini e di violenza nei confronti di una quarta persona, indotta da impegnarsi in attività sessuali senza consenso. I fatti sarebbero accaduti fra il 2005 e il 2013 nel Gloucestershire, quando Spacey era il direttore artistico del prestigioso teatro londinese Old Vic. L’attore, in quell’occasione, aveva dichiarato:

Apprezzo molto la dichiarazione del Crown Prosecution Service in cui hanno accuratamente ricordato ai media e al pubblico che ho diritto a un processo equo e che sono innocente fino a prova contraria. Apparirò volontariamente nel Regno Unito non appena sarà possibile e mi difenderò da queste accuse, che sono fiducioso dimostreranno la mia innocenza.

Kevin Spacey dovrà ora risarcire la produzione di “House of Cards”

Intanto Kevin Spacey dovrà pagare circa 31 milioni di dollori alla società di produzione della serie tv “House of Cards” come risarcimento per le perdite subite con le molestie sessuali dell’attore nei confronti di alcuni membri dello staff. La decisione è stata presa con un arbitrato del tribunale di Los Angeles, secondo il quale la condotta dell’attore ha provocato la rottura del contratto cui era legato, con conseguente danno materiale e di immagine. A causa del comportamento tenuto dall’attore, la produzione era stata infatti costretta a licenziare Spacey per violazione del contratto di lavoro, interrompendo la produzione della sesta stagione della serie, che era stata riscritta per rimuovere il personaggio centrale (Spacey vestiva i panni del protagonista, Frank Underwood) e accorciata da 13 a otto episodi per rispettare le scadenze, con una perdita di decine di milioni. La sentenza arriva adesso dopo una lunga udienza legale rimasta segreta al pubblico. Solo l’inizio dei problemi, forse, per l’attore, che l’anno prossimo dovrà affrontare anche il processo per le accuse londinesi.