Con gli Europei di atletica leggera alle porte l’olimpionico Filippo Tortu in un’intervista a Libero Quotidiano ha parlato del rapporto con i compagni di squadra, in particolare Jacobs e l’imminente competizione.
Tortu Sul dualismo con Jacobs
Tortu dribbla subito una domanda sulla presunta rivalità con Marcell e dichiarando che i due sono in buoni rapporti oltre che rispettarsi molto, parlando poi delle possibilità di presenza di Jacobs agli Europei:
“Io e Jacobs siamo amici, lo stimo molto come atleta e rispetto la grandezza di un campione che è stato in grado di vincere la gara dei 100 metri olimpici“.
“Nella staffetta preferisco essere schierato per ultimo, ma correrò dove i tecnici mi metteranno. Per Jacobs stiamo facendo tutti il tifo perché la lesione che ha patito all’adduttore, non un guaio di lieve entità, sia un brutto ricordo“.
Inoltre una parola sulla staffetta ai Mondiali senza Jacobs.
“Bisogna avere equilibrio nello sport. Eugene non ha portato medaglie, ma quelle le cercheremo con gli altri azzurri a Monaco. Nel corso degli anni, con la maturazione fisica e tecnica, ho compreso che do il meglio di me nel mezzo giro di pista“.
Sugli Europei e i prossimi avversari
Mancano 11 giorni agli Europei di Monaco di Baviera e c’è spazio per una battuta sull’imminente sfida.
“Ho in testa solo quelli, sono uscito nelle semifinali mondiali dei 200 per tre soli millesimi, dopo aver fatto segnare con 20″10 il secondo miglior tempo di un velocista italiano dopo Mennea. Non lo reputo un flop. Per vincere l’oro dei 200 il francese Fall è il rivale più temibile. Ce ne sono altri, l’oro è aperto per quattro-cinque di noi. Ma c’è un problema, e di non lieve entità: gli organizzatori hanno fatto una sciocchezza fissando batterie e gare, sia dei 200 che della staffetta 4×100, nei giorni tra il 19 e il 21. Con orari incomprensibili“.