La squalifica dalla MotoGP ha segnato duramente la carriera di Andrea Iannone che oggi continua a muoversi tra la passione per i motori, le opportunità dello spettacolo e la vita da imprenditore. L’ex pilota Ducati si è voluto però confessare per fare il punto sul proprio stato d’animo anche in vista di quella squalifica che vedrà finalmente la fine nel 2023.

Proprio da questo punto parte l’analisi di Iannone che a chi gli “rimprovera” di essersi dedicato ad altro risponde rimarcando la sua più grande passione, quella delle moto:

Ho scoperto di voler andare ancor di più in moto. Umanamente ho fatto esercizio di pazienza e calma, altrimenti non sarei riuscito a gestire una situazione che mi ha complicato la vita.

Un desiderio che lo ha portato a convincersi di una sola ed unica cosa:

Tornerò a correre. Non so dove, come e quando, se in MotoGP o Superbike, ma lo garantisco: non riesco ancora a riempire la mia vita con altre cose che non siano la moto o la velocità.

MotoGP, Andrea Iannone sugli scenari futuri

Naturalmente ciò che più tiene banco in casa Iannone è il tema legato alla squalifica che finirà il 23 dicembre 2023. A tratti si è ipotizzato anche una possibile riduzione della pena ma Andrea in questo momento pare non pensarci concentrandosi solo sul suo cammino. Guardando alla MotoGP, tuttavia, vien naturale chiede e capire se ci siano ancora rapporti solidi con alcuni dei protagonisti del paddock; l’ex Ducati ha così risposto:

Non ci penso, è presto. Ho rapporti pacifici con tutti e sto iniziando a costruire un ritorno: in questo momento va bene così «C’è chi crede ancora in me ed è bello. Non penso di dover avere un’altra chance, ma di riprendermi il mio: un’altra chance si dà a chi è colpevole o ha compiuto un reato. Io non sono tra questi. […] Ho tenuto rapporti con Aprilia, il mio ex manager Carlo Pernat e Paolo Campinoti, uno di famiglia, ma le corse sono fatte per vincere, non per amicizie vere. Dei piloti sento Jorge Martin.