Si chiama “needle spiking” il fenomeno di misteriose iniezioni avvenute in discoteca in tutta Europa. Dopo la Gran Bretagna, prima a registrare il fenomeno la scorsa estate, le segnalazioni più recenti fanno allarmare la Spagna.

In Inghilterra più di un migliaio di denunce per iniezioni sospette in discoteca

Le chiamano “iniezioni in discoteca”, nome in codice “needle spiking”, per etichettare l’ultima drammatica tendenza tra i giovani. Una vera e propria puntura con ago che ha trovato terreno fertile in Spagna, dove si registra il numero più alto di segnalazioni. I Mossos d’Esquadra, la polizia catalana, cerca di correre ai ripari nelle aree di Lloret de Mar e della Costa Brava, tradizionalmente popolata dalla movida giovanile.

I racconti delle vittime sono perfettamente sovrapponibili quando si tratta di elencare i sintomi: stordimento e perdita della memoria. Sembrano effetti riconducibili alle droghe, che però non vengono mai rintracciate nelle analisi tossicologiche. E risulta impossibile identificare i responsabili delle punture, che agiscono con rapidità e freddezza nella calca prima di dileguarsi. In Spagna sono 23 le denunce raccolte e coinvolgono molte aree del Paese, comprese le Baleari. I titolari delle discoteche tremano in vista di possibili provvedimenti che comporterebbero nei casi più gravi la chiusura dell’esercizio.

Sono preoccupato per l’aumento dei casi di needle spiking in Spagna. Invito tutti i cittadini a vigilare e denunciare simili attacchi che stanno provocando angoscia e insicurezza in tutto il Paese. Questa non è una questione di donne quando fanno festa, questo sfida tutti noi

Pere Aragones, governatore Catalunya

In Inghilterra, dove il fenomeno ha affondato le sue radici l’estate 2021 con 1.400 casi documentati, il Parlamento è al lavoro per prendere decisioni importanti sul fenomeno. In Francia sono 800 le segnalazioni giunte alla Gendarmeria. Al momento l’Italia sembra essere esente da questo fenomeno, ma la guardia rimane alta.