Conte salva Raggi e Di Battista? In vista delle parlamentarie per le candidature alle elezioni politiche del 25 settembre, l’indicazione giunta a tutti i pentastellati – anche a quelli che non hanno la possibilità di derogare dal tetto del secondo mandato – è che bisogna conformarsi al voto degli iscritti del luglio 2019 e dell’agosto del 2020.

Alla luce di tale indirizzo, non possono avanzare la loro candidatura coloro che ricoprano attualmente una carica elettiva, salvo che la stessa non abbia scadenza nell’anno 2022 o che si tratti di consiglieri comunali, municipali e/o Presidenti di Municipio in carica per il loro secondo mandato indipendentemente dalla scadenza dello stesso.

Elezioni. Proteste interne

E coloro che abbiano svolto due mandati elettivi a qualunque livello istituzionale; è escluso dal conteggio del limite dei due mandati elettivi un mandato da consigliere comunale, municipale e/o Presidente di Municipio, già effettuato o da effettuare. Per Virginia Raggi, eletta a livello comunale, il primo mandato è considerato “zero” e il secondo a cui è stata eletta nel 2021 non ha scadenza nel 2022.

Quanto a Di Battista, potrebbe essere prevista una versione più morbida del criterio di esclusione per chi non sia iscritto sulla piattaforma Skyvote da almeno sei mesi. I possibili escamotage hanno comunque suscitato malumori tra molti degli eletti in Parlamento rimasti nel Movimento, per i quali la regola del tetto dei due mandati resta tassativa.