La guerra in Ucraina oltre a sconvolgere gli equilibri geopolitici ha anche contribuito a cancellare, momentaneamente, la Russia dalla cartina dello sport mondiale. Da quando il conflitto è iniziato le vittime più eccellenti sono state le nazionali a squadre russe, come quella di calcio che è stata esclusa dal mondiale in Qatar. Gli atleti individuali hanno avuto la possibilità di poter gareggiare sotto altra bandiera e proprio grazie a questa scelta la tennista russa, con cittadinanza kazaka dal 2018, Elena Rybakina, ha vinto Wimbledon.

La Russia risulta esclusa anche dal prossimo mondiale di Volley e sembra che la situazione non sia di imminente risoluzione, ma secondo il ministro dello sport russo Oleg Matytsin presto la situazione dovrà cambiare “Penso che questo periodo non durerà a lungo, lo sport mondiale non potrà vivere a lungo senza gli atleti russi”, sono state le sue parole Matytsin a Cheboksary a margine dei Campionati nazionali di atletica leggera. Il 58enne ministro moscovita ha aggiunto che il suo Paese sta cercando di sviluppare nuove competizioni sportive con le quattro Nazioni BRICS (Brasile, India, Cina e Sud Africa) e con quelle della Shanghai Cooperation Organization (SCO) che includono anche Kazakistan, Kirghizistan e Pakistan. Il ministro ha poi concluso che la Russia “Supererà questo difficile periodo che deve essere comunque utilizzato per lo sviluppo dei nostri sport”.

Non sono arrivati ulteriori commenti a queste dichiarazioni da parte degli altri paesi coinvolti, anche se risulta difficile che paesi come il Brasile possano inimarci il CIO dopo che l’organo che governa lo sport mondiale è stato il primo a raccomandare l’esclusione della Russia per protestare contro la guerra intentata da Vladimir Putin.