I tifosi della Ferrari sono stati costretti sin troppe volte in questa prima metà di Mondiale di Formula 1 a vedere la loro scuderia buttare delle gare già vinte. L’ultima debacle clamorosa è avvenuta in Ungheria, quando Charles Lecrerc saldamente in testa alla gara e con un passo pari, se non superiore a quello del rivale Max Verstappen, è stato gravemente penalizzato dalla scelta del suo muretto di montare delle gomme hard.
La decisione si è rivelata gravemente errata e dopo Montecarlo e Silverstone si è trattato dell’ennesimo grave errore del muretto Ferrari, anche se subito dopo la gara Mattia Binotto aveva provato a mascherare la situazione: “Non avremmo vinto neppure montando le medie, la macchina oggi non andava”, venendo però subito dopo sbugiardato dal suo stesso pilota e anche dai dati telemetrici che mostravano l’ottimo passo tenuto dal monegasco a bordo della sua F1-75, che lo aveva portato a mantenere saldamente la prima posizione rispetto al campione del mondo olandese.
Nella giornata di oggi sono arrivate nuove dichiarazioni da parte del team principal della Ferrari intervistato da David Coulthard su Channel4 in merito alla gestione del disastroso gran premio di Ungheria: “Noi vinciamo e perdiamo tutti insieme, analizzeremo cosa non ha funzionato. Ci focalizzeremo prima sulle prestazioni avute dalla macchina, poi sul perché le gomme non hanno funzionato ed infine sulla strategia. Senza dubbio sono frustrato, anche se forse non lo mostro troppo, ma vi assicuro che sono frustrato perché so bene quale sia il potenziale della macchina. Forse in Ungheria è stata l’unica volta in questa prima parte della stagione che la macchina non ha avuto un passo grandioso”.
Poi arriva l’augurio per la seconda parte del Mondiale che riprenderà dopo la sosta estiva con oltre 100 punti da recuperare per Lecrerc e una Mercedes sempre più competitiva e ora pericolosamente vicina alla Ferrari in classifica: “Dobbiamo migliorarci, capire cosa si è sbagliato e fare in modo che non accada nuovamente, o cosa migliorare sulla vettura. Sono piuttosto sicuro che le prestazioni dell’auto abbiano condizionato il comportamento delle gomme”