Carlo Calenda è uno dei grandi protagonisti di queste prime settimane di campagna elettorale. Il leader di Azione sta giocando al meglio le sue carte e, dopo il patto repubblicano con +Europa, ha deciso di stringere un’alleanza con il PD di Enrico Letta. Ora che la coalizione ha preso maggiore forma c’è però il nodo legato al premier, che tradizionalmente il centro sinistra sceglie tramite le primarie. In realtà Carlo Calenda ha sempre indicato la conferma di Mario Draghi come l’unica scelta possibile e lo ha ribadito ai microfoni di Controcorrente su Rete 4 smentendo le parole dell’alleato democratico che aveva spiegato come tirare in mezzo l’ex governatore della BCE in questo momento fosse un errore.
“Credo che Draghi sia uno che non lo dice nemmeno allo specchio quando si fa la barba la mattina, se vinceremo cercherò di convincere Draghi a restare” ha detto Calenda che poi ha continuato “In questa legislatura tutti hanno fatto il contrario di tutto, avevamo chiamato uno per farci dare una mano e l’abbiamo pure mandato a casa, fuori pensano che siamo una gabbia di matti”.
Il leader di Azione poi spiega a proposito della possibile alleanze con Sinistra Italiana e Verdi, ma anche con Di Maio con cui non è mai stato tenero: “Sono contento dell’evoluzione di Di Maio ma è diventato una persona con un marchio di inaffidabilità. C’è un tema che è anche quello di usare la memoria perché non possiamo essere un paese del giorno della marmotta, non tutto si può resettare completamente”. Non ci resta dunque che attendere se dopo l’incontro di oggi tra il ministro degli esteri ed Enrico Letta ci sarà davvero l’ampliamento della coalizione anche ad Impegno Civico.