Nelle ultime ore è letteralmente esplosa la querelle tra Giorgia Meloni ed Elisa Anzaldo, storico volto del TG1 delle 20 che questa mattina era impegnata nell’appuntamento della rassegna stampa in onda alle 7 del mattino.  Il tutto nasce quando la conduttrice chiede all’ospite in studio, Alessandro Barbano condirettore del Corriere dello Sport, di parlare della fede calcistica della leader di Fratelli d’Italia. In particolare negli ultimi giorni nella Capitale è scoppiato un vero e proprio caso perché Giorgia Meloni ha più volte espresso la sua fede romanista in più occasioni pubbliche. In realtà sulle chat dei primi anni duemila antecedenti a Facebook sembrerebbe che la stessa leader del centrodestra professasse una forte fede laziale.

Naturalmente a Roma, città che vive di calcio h24, la notizia ha creato non poco scalpore interessando anche i maggiori quotidiani sportivi. A questo punto Elisa Anzaldo ha chiesto il parere di Alessandro Barbano, che ha risposto in modo ironico: “Se peccato è, in questo caso non è il peggior peccato di Giorgia Meloni“. La conduttrice dopo aver sorriso ha detto con altrettanta ironia: “Ce ne sono tanti altri“.  Proprio quest’ultima frase ha scatenato la furiosa reazione dei parlamentari del centro destra, in particolare quelli della Lega presenti nella Vigilanza Rai.

Lega FDI insorgono in vigilanza Rai: “Chiediamo la sospensione”

La reazione furiosa della Lega sulla qurelle tra Giorgia Meloni ed Elisa Anzaldo assume i caratteri di una protesta formale dopo la seguente nota: “Chiediamo l’immediata sospensione di Elisa Anzaldo dalla partecipazione ai programmi dopo lo spettacolo indecente visto stamane. È che un volto di primo livello quale Elisa Anzaldo, che è conduttrice del Tg1 delle 20, ovvero il principale e più seguito telegiornale dell’azienda su scala nazionale, si permetta di deridere un leader politico senza contraddittorio e durante un appuntamento informativo come la rassegna del mattino”. Gli esponenti del Carroccio hanno poi concluso la nota: “Un comportamento inammissibile, in sfregio a tutti i principi della par condicio, che viola qualsiasi codice deontologico e di correttezza a cui sono tenuti i giornalisti”.

Nelle prossime ore verrà anche presentato un esposto all’AGCOM, intanto Daniela Santanche membro della Vigilanza Rai per Fratelli D’Italia ha rincarato la dose: “È fuor di dubbio che vadano presi provvedimenti immediati, perché è inimmaginabile che il Servizio Pubblico possa essere utilizzato per esporre un leader politico nazionale a un simile ludibrio pubblico. Chiederò una riunione urgente della Vigilanza affinché l’ad Fuortes e lo stesso direttore del Tg1, Monica Maggioni, spieghino come sia stato possibile il verificarsi di un tale episodio e quali misure intendano adottare affinché in Rai sia garantito il pluralismo e il rispetto della par condicio alla luce dell’imminente campagna elettorale”.

Giorgia Meloni ed Elisa Anzaldo, le scuse pubbliche della giornalista

Dopo le polemiche di questa mattina tra Giorgia Meloni ed Elisa Anzaldo arrivano le scuse della giornalista. ANSA/CLAUDIO ONORATI

Il PD naturalmente si schiera a difesa della giornalista, spiegando che Matteo Salvini da tempo vuole minare l’autonomia del giornalismo in Rai, mentre la direttrice del telegiornale della rete ammiraglia Monica Maggioni già al centro di varie polemiche per il caso di epurazione dello storico conduttore Francesco Giorgino ha emesso una nota stringata: “Un episodio accaduto nella Rassegna Stampa di questa mattina mi spinge a ricordare che il nostro dovere è quello di andare in onda restituendo ai nostri spettatori il senso di sobrietà e di totale equilibrio proprio del servizio pubblico”.

Elisa Anzaldo suo malgrado si è trovata a giustificarsi per quella che a tutti gli effetti è sembrata una battuta in linea con il discorso del suo ospite, ma sono prontamente arrivate le scuse ufficiali: “Mi rendo conto che una battuta venuta male, nella rassegna delle 7 del mattino, sta dando spazio a interpretazioni distorte del mio pensiero. Nella conversazione con Alessandro Barbano ho chiosato sulla metafora calcistica, ma il risultato finale è stato diverso da quello che avrei voluto. Nelle mie intenzioni parlavo ancora di calcio. Poiché il tono è stato avvertito come improprio, me ne scuso”.

Intanto nella Capitale in vista delle elezioni siamo certi che continuerà il dibattito sulle fede calcistica di Giorgia Meloni, che chissà magari sarà intervistata dai quotidiani sportivi e magari potrà dare una risposta definitiva sulla sua fede calcistica.