Dopo la Camera anche il Senato dà il via libera al Disegno di legge che prevede l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato: 202 favorevoli e 13 contrari, 2 gli astenuti.
Nato, dopo l’Italia al voto anche Francia e Stati Uniti sul dossier Svezia-Finlandia
Con 202 voti favorevoli (su 217) il Senato approva il Disegno di Legge sull’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Nella giornata di ieri il provvedimento aveva ottenuto il semaforo verde con 398 sì (su 418). Oggi votano anche Francia e Stati Uniti che insieme all’Italia porteranno a 23 il numero di Paesi in cui si è discusso il trattato. Vediamo le prime reazioni del mondo politico:
Oggi compiamo un atto politico, diplomatico e simbolico. Dopo la caduta di Draghi a Mosca hanno brindato, tutti però ricordano l’immagine dei leader europei sul treno per Kiev: quell’immagine ci diceva che l’Occidente, che l’Europa rappresentano e difendono la democrazia. Per questo è giusto arrivare velocemente al voto sull’adesione di Finlandia e Svezia nella Nato
Alessandro Alfieri, capogruppo Pd agli Esteri in Senato
Il via libera della Camera all’adesione di Finlandia e Svezia alla Nato è una buona notizia. Di fronte all’aggressione russa contro l’Ucraina, il rafforzamento del fronte europeo dell’Alleanza è un passaggio importante che può fungere da deterrente a nuove minacce russe. L’ingresso di Stoccolma e Helsinki è importante anche nell’ottica di un maggiore protagonismo occidentale nella sfida dell’Artico, quadrante geopolitico spesso sottovalutato ma di importanza strategica in termini di sicurezza e di approvvigionamento energetico
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia
Chi invece si è schierato all’opposizione rispetto alle posizioni di Svezia e Finlandia è quel Nicola Fratoianni oggi particolarmente chiacchierato nella politica italiana. Un pensiero già noto ai più, secondo cui l’accordo stretto con la Turchia sul dossier curdo è una vera e propria cessione in pasto a Erdogan della minoranza che vanta piccole comunità nei due Paesi scandinavi.