È stato proprio il governo Conte I, quello sostenuto anche dalla Lega, ad introdurre il reddito di cittadinanza. Da questo punto di vista Matteo Salvini, leader leghista, non sembra rinnegare sé stesso: “Non è una misura da cancellare – riporta l’AGI – perché è uno strumento di aiuto che serve a migliaia di famiglie, ma deve poter ricollocare. Non so che fine abbiano fatto i navigator di Di Maio; se siano dispersi per le montagne. I giovani chiedono lavoro, opportunità, non mantenimento per anni. Sicuramente va migliorato, quello assolutamente sì”. “Bisogna lasciarlo – ha insistito – a chi non può lavorare, chi invece può lavorare deve poter scegliere se tornare a lavorare e quindi assolutamente va rivisto. Solo oggi hanno trovato decine di stranieri che erano tornati al loro paese e incassavano il reddito di cittadinanza alle spalle dei contribuenti italiani”.
Su un suo ritorno al Viminale
Il numero uno del Carroccio ha risposto anche alle domande relative al suo futuro in governo: “Di nuovo al Viminale? Io punto al fatto che gli italiani il 25 settembre scelgano il centrodestra e la Lega nel centrodestra. Poi quello che farò io lo decidono i cittadini”.