La notizia dell’allontanamento dell’alleanza Verdi-Sinistra stuzzica l’interesse del M5s che sembra puntare a un’agenda politica distante da quella Draghi. Alessandra Todde, vicepresidente M5s, fa il punto della situazione in un colloquio radiofonico.

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Dopo le parole di Giuseppe Conte in televisione arrivano quelle della vicepresidente M5s Alessandra Todde in un’intervista radiofonica. L’occasione per commentare ciò che accade nel centrosinistra da cui il Movimento si è ufficialmente staccato:

Il M5s non punta a nessuna percentuale e non gioca al toto-numeri. Ogni cittadino che ci si esprimerà in nostro favore sarà un grande segno di fiducia e soddisfazione personale e di squadra. Il nostro obiettivo è raggiungere più persone possibili in modo da tornare nuovamente ad incidere, come ha detto il presidente Conte il Movimento 5 Stelle sarà la sorpresa delle elezioni.

Alessandra Todde, vicepresidente M5s

Poi il tema chiave dell’incontro saltato tra Bonelli, Fratoianni e Letta:

Con l’alleanza Sinistra-Verdi abbiamo molti temi in comune e se ci incontreremo sul programma condiviso credo che sarebbe opportuno provare a costruire un percorso comune. Noi stiamo lavorando su un’agenda chiara, sociale, progressista, di sinistra, e sono convinta che lo spazio per lavorare ci sia. Il M5S è l’unica forza politica, a differenza di tutti gli altri, a non avere messo veti. Al contempo siamo cresciuti anche internamente a livello di consapevolezza. Sappiamo cosa voglia dire essere una forza di governo, quanto sia difficile: siamo gli unici ad aver sempre onorato le promesse fatte ai cittadini.

Alessandra Todde #2

Conte rilancia il messaggio del Nobel Parisi

A lanciare l’amo per primo è proprio Giuseppe Conte, e sia Europa Verde che Sinistra Italiana ci pensano seriamente.

Con le persone serie, che vogliono condividere un’agenda sociale ed ecologica con noi c’è sempre la possibilità di dialogare

Giuseppe Conte

L’alleanza EV-SI vale oggi circa il 4%, un valore leggermente inferiore a quello espresso da Azione e +Europa. In termini pratici, significa parlare di circa 20 seggi in Parlamento.

Infine, torna a parlare Virginia Raggi raccontando il suo lavoro quotidiano: la presentazione dei capilista, su cui Conte e Grillo sono chiamati a discutere a breve:

Le regole sono fatte per essere rispettate. Sto lavorando per avere elezioni parlamentari “pure”, con il vincolo di residenza per i candidati: no alle pluricandidature e no ai capilista bloccati. Il M5S non può essere preso come un tram da perfetti sconosciuti per entrare in Parlamento. Di Battista? Se vuole, può candidarsi, è molto più pentastellato di tanti che ora sono dentro

Virginia Raggi, deputato M5s ed ex sindaco di Roma