A poco più di un’ora dall’incontro tra Partito Democratico e alleanza Verdi-Sinistra arriva il comunicato congiunto della coalizione rossoverde che cancella per il momento ogni tentativo di dialogo tra le parti:
L`alleanza Verdi e Sinistra ha deciso di rinviare l`incontro di oggi con il segretario del Pd Enrico Letta alla luce delle novità politiche emerse nella giornata di martedì
Dal comunicato congiunto Verdi-Sinistra Italiana
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Brusca frenata da parte dell’alleanza Verdi-Sinistra alla luce dell’accordo tra Partito Democratico e Azione raggiunto ieri pomeriggio. La notizia rimbalza nell’ambiente politico a breve distanza temporale dall’incontro che si sarebbe dovuto tenere tra Letta, Fratoianni e Bonelli:
Registriamo comunemente un profondo disagio nel Paese e in particolare nel complesso dell’elettorato di centro-sinistra che ha a cuore la difesa della democrazia, la giustizia climatica e sociale. Essendo cambiate le condizioni su cui abbiamo lavorato in questi giorni, sono in corso riflessioni e valutazioni che necessitano di un tempo ulteriore
Dal comunicato congiunto Verdi-Sinistra Italiana
Più che altro sorprendono le tempistiche assai ritardate, dal momento che sia Fratoianni che Bonelli hanno commentato la questione senza però manifestare l’intenzione di uno strappo:
Prendiamo atto dell’accordo tra Azione, +Europa e il Partito democratico: è un accordo che non ci riguarda e non ne condividiamo molte cose nel merito delle questioni programmatiche. Noi siamo una lista che ha un progetto politico che si sta radicando nel Paese, non abbiamo bisogno di diritti di tribuna
Angelo Bonelli, vicesegretario Europa Verde
Che l’accordo tra Pd e Azione non significasse piena condivisione delle regole quanto più un patto di non belligeranza, lo si era capito dalle parole degli esponenti dei due partiti:
Calenda non è uguale a noi, cosi’ come i rossoverdi non sono uguali a noi. Le differenze non sono una debolezza, sono un elemento di forza, quello che è mancato nelle elezioni politiche del 2018. Come Pd dovremo scommettere e insistere sui nostri contenuti per un impegno contro le disuguaglianze e per rimettere al centro le persone dentro un’alleanza anche tra personalità diverse, ma più forte, che renderà l’Italia finalmente contendibile
Nicola Zingaretti, ex segretario Pd
E’ un’alleanza non di centrosinistra ma di ‘centro e sinistra’ e noi siamo il centro europeista, riformista e liberaldemocratico. Un accordo serio che riapre la campagna elettorale nei confronti di una destra molto diversa da quella del passato. Non più capeggiata dal Ppe ma da Meloni e Salvini, che guardano agli Orbani, ai Le Pen, ai Putin
Benedetto Della Vedova, vicesegretario +Europa
A testimonianza che la decisione non ha accontentato tutti contribuisce anche l’addio da Azione di Giampiero Falasca, uno dei bracci destri di Calenda:
Ho deciso di lasciare Azione perché non condivido la scelta di allearsi con persone e partiti che hanno fatto del populismo la propria bandiera, pur capendone le ragioni. La scelta di siglare un accordo elettorale che avvicina Azione a persone e forze politiche che su questo populismo hanno costruito le proprie carriere politiche, e che fino a ieri erano considerate totalmente incompatibili con i nostri valori, fa perdere il senso e la ragione del nostro impegno
Giampiero Falasca, ex membro di Azione