Grave lutto in casa Milan arrivato in mattinata: è morto infatti Villiam Vecchi, portiere del club rossonero a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Il Milan lo ha ricordato con un tweet ricco di affetto, ricordando la lunga carriera di Villiam. «Sempre vicino al Milan, sempre rossonero. L’eroe di Salonicco continuerà a parare da lassù. Commozione infinita in tutti i milanisti per la sua scomparsa». 73 anni, Vecchi – malato da tempo – si è spento in mattinata improvvisamente all’ospedale di Reggio Emilia, creando appunto tristezza e nostalgia dei bei momenti in casa rossonera. Nonostante le tante squadre girate in carriera, il suo nome è legato al Milan, essendo rimasto in rossonero per sette anni come calciatore ed essendo poi tornato da preparatore dei portieri nel 2001. Appesi i guanti al chiodo infatti, non lasciò il mondo del calcio, ma continuò a coltivare la sua grande passione tra i pali diventando preparatore dei portieri prima con Ancelotti al Milan e poi, sempre con Ancelotti, al Real Madrid. Lutto in casa Milan dunque, che ha però voluto ricordare i momenti belli dell’ex portiere sui propri social.
La carriera di calciatore di Villiam Vecchi, ex portiere del Milan
Prodotto del settore giovanile rossonero, debuttò in prima squadra nel 1967, rimanendoci poi fino al 1974. Cresciuto però sotto l’ombra di Cudicini, diventò titolare nel 1972/73. Fu titolare nella finale di Coppa delle Coppe di quell’annata a Salonicco, vinta dai rossoneri contro il Leeds United. Qui fu decisivo con numerosi interventi che salvarono il risultato di 1-0. Per questo motivo fu in seguito soprannominato “L’eroe di Salonicco”, grazie alle ottime parate che realizzò in quella finale. Fu titolare anche nella finale di Coppa Italia vinta dai rossoneri nel 1972/73 contro la Juventus, parando due rigori ad Anastasi e Bettega durante la lotteria finale. Nei sette anni col Milan (72 presenze) ha vinto un campionato (‘67-68), una Coppa Italia, una Coppa dei Campioni (‘68-69), due Coppe delle Coppe e una Intercontinentale (‘69). Un palmares di tutto rispetto per Vecchi, che passò successivamente al Cagliari nel 1974/75. Il primo anno fu il titolare del club sardo, ma l’anno successivo (il 1975/76) rimase fermo ai box per diverso tempo a causa di un grave infortunio alla mano. Dal 1976 al 1981 militò nel Como, contribuendo da protagonista al ritorno in Serie A del club lombardo nel 1980/81. La sua ultima stagione da calciatore è quella 1981/82 con la maglia della Spal, club della città di Ferrara. In seguito, terminata la carriera da calciatore, ha deciso di intraprendere la carriera di preparatore dei portieri.
La carriera da preparatore di Villiam Vecchi
Nella sua carriera da allenatore, si occupò per nove anni di allenare i portieri della prima squadra del Milan dal 2001 al 2010, contribuendo quindi alla vittoria delle due Champions League (e di uno Scudetto) vinte con Carlo Ancelotti. Terminata l’avventura nel 2010 tra i “grandi”, rimase sempre con il Milan ma cominciò ad allenare gli Allievi del club rossonero. Nell’estate del 2013 tornò a collaborare con Carlo Ancelotti fino al 2015 con il Real Madrid, arricchendo il suo Palmares da preparatore dei portieri con un’altra Champions League vinta con i Blancos. Dal 2016 era tornato a casa, in Emilia, dove aveva ricoperto il ruolo di supervisore tra i preparatori dei portieri nel settore giovanile della Reggiana. Anche dopo il fallimento ha proseguito la collaborazione con la società a cui era legato. Ormai malato di tempo, si è spento questa mattina all’età di 73 anni.