La vendita di case vacanze in Italia è aumentata del 44% quest’anno. E con essa anche il prezzi (+3,2% annuo): sono i dati dell’osservatorio nazionale immobiliare 2022, di Fimaa-Confcommercio. Le case vacanze in montagna ed al lago mostrano l’incremento più elevato, rispetto all’anno precedente, con variazioni medie che oscillano tra +3,7% a +5%, mentre le abitazioni al mare presentano una variazione media più contenuta che si mantiene nel range tra +2,2% e +2,8% sul prezzo.
Acquisto case vacanza, la classifica dei prezzi
In cima alla classifica – per quanto riguarda i prezzi massimi di compravendita – Madonna di Campiglio (Trento) fino a 15.000 euro al metro quadro, seguita da Forte dei Marmi (Lucca) e Capri (Napoli) con 14 mila euro al metro quadro. A seguire, Cortina d’Ampezzo (Belluno) e Santa Margherita Ligure (Genova), con valori massimi compresi tra i 13.000 e i 13.500.
Ad aumentare quest’anno anche i canoni d’affitto: +4,8% su base annua, beneficiando della crescita dei flussi turistici. Un aumento soprattutto per le località marittime (+5,9% in media) e le località lacustri (+5,3%), mentre per gli affitti in montagna solo un +1,1% di aumento.
Voglia di benessere dopo la pandemia
Secondo Luca Dondi, amministratore delegato di Nomisma, a dare la spinta è stata l’esigenza delle famiglie italiane di privilegiare dopo la pandemia impieghi in grado di coniugare percezione di sicurezza, e possibilità di godimento e gratificazione.
Per Santino Taverna, tuttavia, c’è il rischio di diventare preda dei grandi gruppi internazionali:
Il mercato immobiliare delle case per vacanze gode di buona salute, nonostante gli effetti negativi della guerra in Ucraina e l’impennata dell’inflazione. Va però scongiurato anche il rischio che il settore possa diventare preda dei grandi gruppi internazionali, orientati più alla massimizzazione dei profitti, che alla qualità dei servizi da offrire ai consumatori.
Ha commentato il presidente nazionale della Fimaa.