Per Simone Fontecchio è finalmente tempo di cominciare a parlare da nuovo giocatore NBA. L’italiano – come vi abbiamo riportato più volte – ha firmato un contratto biennale con gli Utah Jazz con cui si giocherà le sue chance nella lega. La compagine di Salt Lake City si trova in un momento delicato della sua vita sportiva recente, dopo la pesante mossa con la cessione di Rudy Gobert. A tal proposito, l’inserimento di Fontecchio in roster è da valutare anche tra gli addetti ai lavori.
NBA, Fontecchio: “Sono strafelice di essere qui”
Intervistato ai microfoni della Gazzetta dello Sport, Fontecchio ha parlato della situazione in casa Utah:
La situazione è in divenire dopo la cessione di Rudy Gobert. Le cose possono cambiare in fretta, soprattutto in NBA. Nessuno assicura minuti in campo, ma c’è una reale opportunità. È la situazione ideale che stavo cercando. Sono strafelice. In NBA penso di poterci stare. Dovrò essere solido in difesa e pericoloso nel tiro dall’arco. Certo, c’è un bagaglio di opzioni da ampliare e perfezionare per dimostrare di poter stare a quel livello.
Il giocatore, poi, ha cercato di ricordare il momento esatto in cui ha capito di poter giocare ad altissimi livelli:
La prima partita di Eurolega con l’Alba Berlino nel 2020 a Tel Aviv. Abbiamo perso, ma in 20 minuti ho fatto 16 punti con 8 rimbalzi e un recupero. Ero titubante sul mio stato di forma per un infortunio muscolare in preparazione. Invece ho scacciato ogni dubbio. Mi sono detto: ‘Allora vedi che posso giocare’?
Quindi, un’ultima battuta sulla Nazionale, vero punto di lancio di Fontecchio nel grande basket:
La scorsa estate in Nazionale è stato un altro momento molto importante. Ringrazio Meo Sacchetti per avermi dato tutti quei minuti da giocare. Non me l’aspettavo. Ero in un momento di forma allucinante, facevo sempre canestro, sarebbe stato difficile sostituirmi. Ma la soddisfazione personale non è niente in confronto ai risultati della squadra