Giuseppe Conte ha visto da spettatore interessato lo sviluppo della giornata politica odierna, che ha visto la ratifica di un accordo di coalizione tra il Partito Democratico guidato da Enrico Letta e Azione di Carlo Calenda. La notizia dell’accordo aveva già scatenato la reazione via Twitter del leader del Movimento 5 Stelle, ma è ai microfoni del TG5 che Conte ha rincarato la dose: “Un accordo elettorale da Gelmini a Calenda, da Speranza a Letta, significa una presa in giro per gli italiani. C’è disaccordo su tutto: chi vuole la patrimoniale e chi non la vuole, chi vuole tutelare l’ambiente e chi parla di trivelle e nucleare. Noi invece ci presenteremo con impegni e misure precise, che rispetteremo”

Oltre alla questione alleanze c’è anche grande fermento nel Movimento 5 Stelle attorno al nome di Alessandro Di Battista, che potrebbe decidere di candidarsi alle prossime elezioni politiche. Sul suo nome Giuseppe Conte mostra un’apertura importante ai microfoni del telegiornale: “Di Battista è una persona seria, assolutamente leale. Ci confronteremo con lui e vedremo se condividerà questo nuovo percorso con queste regole statutarie e questa carta dei principi e dei valori”, mentre in mattinata a proposito dell’eventuale ritorno a Radio 1 aveva dichiarato con altri toni “Alessandro Di Battista adesso è fuori, parleremo. Se vuole dare un contributo, sicuramente può dare un contributo ma basta parlare di protagonismi, invidie”.

Di Battista e la sinergia con Conte sul “mucchione” di Calenda

Alessandro Di Battista nelle scorse ore si era detto molto possibilista sul suo ritorno in campagna elettorale con il Movimento 5 Stelle, attaccando anche apertamente la campagna acquisti dei parlamentari messa in atto dalle altre forze politiche: “Mi può dire che si tratta di uno spettacolo stomachevole? Questi pensano che non vi sia vita al di fuori delle mura di Montecitorio. È una roba di una tristezza inaudita. Ma fosse solo triste ci riderei su. Il problema è che questo ‘suq’ parlamentare non farà altro che allontanare ancor più i cittadini dalle urne. Cioè renderà di fatto ancor meno democratica questa claudicante democrazia”

C’è molta attesa per il ritorno di Alessandro Di Battista dal suo viaggio in Russia, con l’inevitabile confronto con Giuseppe Conte che scioglierà la riserva su una sua eventuale candidatura alle politiche.