In Formula 1 tiene ancora banco il tema legato al porpoising e Toto Wolff ha voluto nuovamente mettere l’accento su un tema che rischia di compromettere la salute dei piloti. È quanto emerge per lo meno dall’ultimo report della FIA almeno secondo le parole del team principal Mercedes che pare abbia avuto un confronto ravvicinato con la direzione gara.

Parallelamente al porpoising, c’è poi un altro aspetto più criptico che riguarda la possibilità di effettuare tranquillamente modifiche qualora quest’ultime siano finalizzate a salvaguardare la sicurezza dei piloti. È questo il punto che maggiormente sta mettendo contro i team perché naturalmente per la Mercedes poter metter ulteriormente mano all’assetto della vettura significherebbe poter ridurre ulteriormente il gap dalle rivali.

Tornando a Wolff, ecco le sue parole sul tema:

Mi sono appena seduto a parlare con la FIA e si fa un gran parlare di lobby in entrambe le direzioni, perdendo di vista il tema centrale. La commissione medica della FIA sta lavorando sullo studio del porpoising. E quanto hanno chiarito i dottori è che una frequenza di oscillazione di 1 o 2 hertz, ripetuta per alcuni minuti, può portare danni cerebrali. E nel nostro caso parliamo di 6 o 7 hertz per alcune ore. Dunque la risposta è davvero semplice: la FIA deve fare qualcosa.

Toto Wolff chiede alla FIA di lavorare sul porpoising

Una sentenza più che un commento quella di Toto Wolff che ha cercato di fare leva anche sull’aspetto principale della questione: la sicurezza. Continuando su quanto espresso a proposito dei danni cerebrali correlati al porpoising, Toto ha dichiarato:

Io credo che non ci sia scelta per la Federazione, perché non voglio arrivare a Spa o in alcune gare successive dove l’asfalto è sconnesso senza aver fatto nulla, per poi dire: ‘Siamo arrivati troppo tardi’. E ritengo che l’argomentazione che non c’è stato porpoising o bouncing nelle ultime gare non abbia senso, perché Silverstone o il Paul Ricardo o l’Austria non sono circuiti che patiscono questi fenomeni.