L’incontro tra Calenda e Letta è ancora in corso ma le fonti di Azione e Più Europa hanno riferito che è stato raggiunto l’accordo per l’alleanza in vista del voto del 25 settembre. Alla Camera dei deputati si è tenuta la conferenza stampa congiunta del segretario del Pd Enrico Letta, del leader di Azione Carlo Calenda e del segretario di Più Europa Benedetto Della Vedova.

Accordo raggiunto tra Letta e Calenda 

È stato raggiunto l’accordo tra Pd, Azione e Più Europa. È quanto si apprende da fonti centriste a margine dell’incontro ancora in corso alla Camera tra la delegazione dem composta dal segretario Enrico Letta, le capigruppo Simona Malpezzi e Debora Serracchiani e il coordinatore della segreteria Marco Meloni e la federazione Più Europa e Azione, con Carlo Calenda, Matteo Richetti, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi.

La premessa dell’accordo siglato tra Enrico Letta, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova recita:

Pd e Azione/+ Europa si impegnano a promuovere, nell’ambito della rispettiva autonomia programmatica, l’interesse nazionale nel quadro di un solido ancoraggio all’Europa e nel rispetto degli impegni internazionali dell’Italia e del sistema di alleanze così come venutosi a determinare a partire dal secondo dopoguerra. In questa cornice le parti riconoscono l’importanza di proseguire nelle linee guida di politica estera e di difesa del governo Draghi con riferimento in particolare alla crisi ucraina e al contrasto al regime di Putin. 

Le prossime elezioni sono una scelta di campo tra un’Italia tra i grandi Paesi europei e un’Italia alleata con Orban e Putin. Sono uno spartiacque che determinera’ la storia prossima del nostro Paese e dell’Europa. Partito Democratico e Azione/+Europa siglano questo patto perché considerano un dovere costruire una proposta vincente di governo fondata sui seguenti punti.

Calenda: “Oggi si riapre la partita”

Il leader di Azione, durante la Conferenza dei deputati ha dichiarato:

Sono pienamente e interamente soddisfatto dell’accordo, c’è un richiamo all’agenda Draghi. Oggi si riapre la partita, non credo che gli italiani siano disponibili a farsi sottomettere da una proposta che li porta ai margini dell’Europa, parlo di dignità. Siamo solidi e compatti. Niente è scritto, andiamo a vincere le elezioni, da oggi per me ogni discussione è finita, c’è la partita e la partita la vinciamo. Renzi? Le porte sono aperte a tutti e io ci ho pensato molto. È del tutto evidente che la rottura in questa fase paga quasi sempre dal punto di vista dei numeri, ma non si fa politica per i numeri. Non credo che nessuno abbia mai messo veti dal punto di vista coalizione.

Anche Letta ha espresso la sua soddisfazione in merito all’accordo raggiunto:

A seguito di un incontro con delegazioni dei due partiti abbiamo siglato un’intesa, che riteniamo molto importante, un patto elettorale, all’interno di un accordo più largo con altre componenti a nostro avviso fondamentali per essere vincenti nei confronti della destra. Una proposta che sia vincente e in grado di essere competitiva e alternativa alle destre. Il patto che abbiamo fatto oggi rende le prossime elezioni contendibili, abbiamo ritenuto nostro dovere offrire una proposta convincente e vincente. Abbiamo dimostrato tutti grande senso di responsabilità, l’Italia vale di più rispetto alle discussioni interne. Come Pd abbiamo e continueremo la discussione sia programmatica, sia per la campagna elettorale, con altre liste, sono liste con cui abbiamo un rapporto fondamentale. C’è su questa una asimmetria nel rapporto fra Pd, Azione e Più Europa. Staremo insieme ma il rapporto che abbiamo con le altre liste lo consideriamo solido. Discuteremo con le altre liste fuori dalla discussione bilaterale che abbiamo qua fra di noi. È stato molto più difficile trovare le intese tra di noi, rispetto a quello che è successo nel centrodestra dove ci sono state due parti che si sono arrese: Berlusconi e Salvini hanno firmato una resa.

Tajani (FI): “Con l’accordo Azione getta la maschera

Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia, ha commentato così su Twitter:

Azione getta la maschera. E’ la quinta colonna del Partito democratico e della sinistra. Altro che progetto per creare un nuovo centro, altro che governo Draghi, semplicemente al servizio di chi vuole la patrimoniale per qualche posto in più.