Meteo agosto 2022, nuova fiammata africana sull’Europa centro-occidentale: nei prossimi giorni, l’alta pressione nordafricana tornerà a spingersi verso nord. Sarà, dunque, la penisola Iberica la prima a risentire dell’espansione del ‘Cammello’ – come viene definito in gergo meteorologico l’anticiclone africano – e dalla Spagna, quindi, il caldo anomalo si dirigerà dai Pirenei verso le Alpi. Sono attese temperature di 10°C oltre la media agostana, già elevata, inizialmente sulla Francia, poi tra Svizzera, Germania e Austria. Quanto all’Italia, il nostro Paese sarà raggiunto dal picco del caldo tra giovedì e venerdì, soprattutto sulle regioni settentrionali e sul versante tirrenico, con possibili 39-40°C all’ombra.
Meteo agosto 2022, l’esperto: “Battuti tutti i record”
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito ‘www.iLMeteo.it’, conferma che l’ennesima ondata di caldo africano investirà l’Europa centro-occidentale: probabilmente questa volta saranno battuti i record per il mese di agosto e non i valori annuali, ma la scaldata europea sarà molto importante e decisa. In Italia si prevedono temperature fino a 38-39°C a Firenze, Roma, Bologna, Milano e anche 40°C sulle zone interne della Sardegna.
Nel dettaglio:
- Martedì 2: al nord: soleggiato e caldo in aumento. Al centro: sole e caldo a tratti intenso. Al sud: soleggiato.
- Mercoledì 3: al nord: sole e caldo in ulteriore aumento. Al centro: sole e caldo intenso. Al sud: soleggiato, caldo nella norma.
- Giovedì 4: al nord: sole e caldo ben oltre la media del periodo. Al centro: sole e caldo intenso, ben oltre la media del periodo. Al sud: soleggiato e caldo.
Tendenza: anticiclone africano sempre più forte, temperature fino a 38-40°C al centro-nord.
Coldiretti, città roventi con soli 31 mq di verde a testa
Per difendersi da ondate da calore e inquinamento ogni italiano dispone in media di appena 31 metri quadrati di verde urbano con una situazione preoccupante nei grandi centri dove si oscilla dai 6,4 metri quadrati per abitante di Messina ai 16,7 a Roma, dai 18 di Milano ai 24,3 di Firenze, dai 43 di Venezia ai 12,9 di Napoli fino ai 9,3 di Bari. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat in riferimento all’allarme per l’arrivo di una nuova ondata africana con temperature di 10 gradi superiori alla media. Spiega Coldiretti in una nota:
“Il caldo è fra le calamità meteo più letali al mondo tanto che l’ultimo report dell’Agenzia europea per l’ambiente lo considera responsabile di ben 9 morti su 10 legate ad eventi meteo con quasi 140mila vittime negli ultimi 30 anni nei paesi dell’Unione. A pesare in particolare è il fenomeno dell’isola di calore urbana con le persone che vivono nelle città che hanno un rischio maggiore di mortalità in condizioni di elevata temperatura e umidità, rispetto a coloro che vivono in ambiente sub-urbano o rurale, secondo l’Istituto superiore di sanità, In una situazione di cambiamenti climatici con ondate di calore sempre più intense e persistenti è strategica la presenza e la gestione del verde urbano tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Maggiore è la copertura verde maggiori sono i benefici per la salute della popolazione e più ampia è la difesa contro la canicola estiva. Gli alberi infatti rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all’ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame diventando dei grandi condizionatori naturali: un’area verde urbana di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza”.
Oltre ad essere una barriera anti afa, le piante combattono anche l’inquinamento che è considerato dal 47% degli italiani la prima emergenza ambientale, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’.
“Bisogna intervenire in modo strutturale ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato con le essenze più adatte alle condizioni climatiche e ambientali dei singoli territori. Una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno”.
Ai primi posti nella speciale classifica delle piante ‘mangia smog’, conclude la nota, ci sono, nell’ordine, l’acero riccio, la betulla, il cerro, il ginkgo biloba, il tiglio, il bagolaro, l’olmo campestre, il frassino comune e l’ontano nero.