Si è svolta nel cortile di palazzo Accursio la commemorazione dell’anniversario della strage ferroviaria di Bologna, a cui ha riservato una lettera il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Strage di Bologna, Mattarella si stringe al dolore dei familiari

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inoltrato una dichiarazione in memoria della strage ferroviaria di Bologna del 1980, che causò 85 vittime innocenti. Alla commemorazione in loco hanno partecipato anche il ministro Bianchi, il governatore Bonaccini e in sindaco Lepore.

L’ordigno che 42 anni fa uccise a Bologna persone casualmente presenti quella mattina alla stazione ferroviaria, risuona ancora con violenza nel profondo della coscienza del Paese. Fu un atto di uomini vili, di una disumanità senza uguali, tra i più terribili della storia repubblicana. Un attacco terroristico che mirava a destabilizzare le istituzioni democratiche e seminare paura, colpendo comuni cittadini impegnati nella vita di tutti i giorni

Sergio Mattarella #1

Nel giorno dell’anniversario il pensiero va innanzitutto ai familiari, che hanno saputo trasformare il dolore in impegno civile per testimoniare all’intera società che le strategie del terrore mai prevarranno sui valori costituzionali della convivenza civile. Una simile azione solidale dei familiari merita la gratitudine della Repubblica

Sergio Mattarella #2

La matrice neofascista della strage è stata accertata in sede giudiziaria e passi ulteriori sono stati compiuti per svelare coperture e mandanti per ottemperare alla inderogabile ricerca di quella verità completa che la Repubblica riconosce come proprio dovere

Sergio Mattarella #3

Le dichiarazioni delle istituzioni presenti

Le parole degli altri protagonisti presenti a Palazzo Accursio:

Da settembre Palazzo Accursio sarà la sede dell’associazione “Vittime del 2 agosto”, uno spazio per incontrare l’associazione e organizzare incontri formativi con le scuole. Mi sembra atto doveroso verso i familiari delle vittime, per proteggere chi in questi decenni si è battuto per la verità e la giustizia in 42 anni

Matteo Lepore, sindaco di Bologna

Ogni anno questa è una giornata di grande partecipazione, un momento di ricordo e memoria ma anche di conoscenza. A tal proposito, quest’anno c’è stato inoltre il processo agli imputati con una sentenza ha confermato le nostre intuizioni. Vorrei poi ricordare che da 18 anni aspettiamo l’approvazione di una legge che tuteli le vittime di stragi, ancora bloccata dalla crisi di governo

Paolo Bolognesi, presidente Associazione “Vittime 2 Agosto”

Mi piace ricordare che l’Emilia-Romagna è l’unica regione italiana ad aver introdotto una legge sulla memoria del Novecento. Per noi conoscere il proprio passato è fondamentale per evitare di rivivere le pagine peggiori della storia. Siamo al vostro fianco e crediamo nella democrazia, ma non c’è democrazia fino a quando non si saprà la verità intera sui fatti tragici di questo Paese

Stefano Bonaccini, governatore Regione Emilia-Romagna

Sono qui per ricordare come la lunga scia di sangue era diretta a colpire la Bologna antifascista e democratica, diga contro il dilagare dei tentativi eversivi messi insieme da quell’infame impasto di fascismo, terrorismo, criminalità comune, e istituzioni deviate. Ma la nostra amata Bologna ha tenuto e ha dimostrato di essere la città partigiana e repubblicana che è sempre stata, ha insegnato al Paese che la Costituzione, che garantisce i diritti della persona, chiede il dovere alla solidarietà

Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione