Dopo le stupende Olimpiadi di Tokyo 2020 lo sport azzurro guarda avanti a nuovi obiettivi, soprattutto il ciclismo su pista che vede tra i protagonisti assoluti Marco Villa, CT che da quest’anno ha in mano le chiavi di questo sport visto che ha iniziato a seguire anche la squadra nazionale femminile.

A dieci giorni dagli Europei ha rilasciato un’intervista a OAsport in cui ha stilato un primo bilancio della stagione.

Marco Villa su Ganna agli Europei e il paragone con Milan

“Ad oggi non sono in programma, aveva intenzione di fare la prova su strada ma non so che cos’abbia deciso. Lasciamo stare per quanto riguarda la pista e prepariamo bene i Mondiali. Verrà in pista ad allenarsi nei prossimi giorni per finalizzare il lavoro su strada.

Sul paragone Milan-Ganna.

“Jonathan sta dimostrando una grande crescita. Quest’anno sembra più maturo rispetto allo scorso anno e lo ha dimostrato alla Coppa del Mondo di Cali, in Colombia. Sta crescendo bene e soprattutto è arrivato dopo un periodo di stop a causa di alcuni problemi fisici. A Cali ha corso bene nonostante il poco allenamento e poca condizione che ti danno anche le gare a tappe. Milan è tornato da pochi giorni a correre su strada, al Giro di Polonia, e ci sono tutti i presupposti per pensare che possa arrivare in una buona condizione ai Mondiali”.

Cosa resta dell’Olimpiade vinta

“In questi giorni sto ripercorrendo tutti i momenti delle scorse Olimpiadi. Sono ricordi che rimarranno sempre dentro ognuno di noi. Un anno fa oggi eravamo abbastanza tesi, volevamo fare bene la cronometro con Ganna e invece abbiamo perso la medaglia per 2″, Elia era portabandiera, c’era la bolla per il Covid… Ad un anno di distanza posso dire di aver visto un Filippo fortissimo nonostante la crono sia stata al di sotto delle aspettative. E’ sempre bello ricordare quei momenti”.

La differenza tra allenare la squadra maschile e femminile

“Non ho notato grandi differenze. Sono abituato a lavorare con gli uomini da tanti anni e quindi devo capire bene che carichi riescono a sopportare le donne, devo ancora prenderci un po’ le misure. Al momento abbiamo ottenuto dei buoni risultati,, ma gli allenamenti non sono stati tanti. L’attività su strada è molto intensa e quindi in pista non le ho viste ancora tanto soprattutto perché il ricambio che può avere una squadra maschile non ce l’ha una femminile. Fare un Giro d’Italia e un Tour de France in un mese penso che molte squadre abbiano corso con le stesse ragazze a differenza di quanto succede negli uomini. Ci sono delle giovani che però possono crescere bene in vista dei prossimi anni, ci vuole tempo. Rispetto al settore maschile c’è ancora poca quantità ma siamo sulla strada giusta”.