Nel fine settimana è stato ucciso in un raid della Cia, il leader di Al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri. Lo hanno confermato ai media statunitensi fonti dell‘amministrazione Biden. Ne ha parlato il presidente, Joe Biden, per darne l’annuncio ufficiale agli americani. Ma intanto il portavoce dei talebani Zabiullah Mujahid ha condannato l’attacco dei droni statunitensi.
Il raid è stato effettuato il 31 luglio, intorno alle 6:30 ora di Kabul, contro la casa in cui si trovava il leader terrorista. Al-Zawahiri era il medico egiziano che aveva preso la guida di Al-Qaeda dopo che gli Stati Uniti avevano eliminato lo ‘sceicco del terrore’, Osama bin Laden, in un raid nel 2011. Un tempo medico personale di bin Laden, con il tempo l’imprendibile al-Zawahiri era diventato un simbolo internazionale del gruppo terroristico. L’operazione è il colpo più significativo inflitto ad al-Qaeda dal raid ad Abbottabad, in Pakistan, in cui fu ucciso bin Laden
La conferma ufficiale è arrivata da parte del presidente USA Joe Biden in una conferenza stampa all’ 1:30 della notte ora italiana: ”Sabato, su mio ordine, gli Stati Uniti hanno effettuato con successo un attacco aereo su Kabul, in Afghanistan, uccidendo l’emiro di al-Qaeda, Ayman al-Zawahiri. Giustizia è stata fatta. Non importa quanto tempo serve, o dove vi nascondete, se siete una minaccia gli Stati Uniti vi troveremo: La mia speranza è che questa azione” consenta alle famiglie delle vittime dell’11 settembre di “voltare pagina”, ha concluso poi ricordando nel messaggio le parole del predecessore Barack Obama quando a cadere in un raid americano nel 2011 fu Osama Bin Laden.
Al Zawahiri. La ricostruzione della missione
Sono riconducibili alla mente di Ayman Al-Zawahiri tutti i più sanguinosi attentati terroristici di Al-Qaeda negli ultimi tre decenni: un terrorista così temibile che sulla sua testa gli americani avevano posto una taglia da 25 milioni di dollari.
Al Zawahiri, ucciso in un raid della Cia domenica mattina a Kabul, era il ‘numero due‘ di al-Qaeda quando vennero compiuto gli attentati alle Torri Gemelle. Sebbene privo del carisma di Bin Laden, con i suoi scritti e le sue argomentazioni il medico egiziano aveva profondamente plasmato Al Qaeda e i movimenti terroristici correlati.
Secondo fonti americane, nell’attacco non ci sono state vittime civili ma i talebani hanno condannato l’operazione sostenendo che l’accordo di Doha, che ha delineato i termini per il ritiro delle truppe Usa dall’Afghanistan, vieti gli attacchi americani, cosa che gli Usa contestano.
La casa colpita è nella zona di Sherpur, a Kabul, un ricco quartiere della capitale, frequentato e in cui vivono i membri del governo talebano. Secondo il New York Times, la casa colpita era di un alto collaboratore del ministro dell’Interno, Sirajuddin Haqqani. Fonti non confermate sostengono invece che la casa fosse addirittura di proprietà del ministro e che nel raid sarebbero morti anche il figlio e il genero dell’alto esponente di governo, notoriamente vicino ad al-Qaeda