Disturbo bipolare: cos’è? Se ne sente molto parlare, a volte anche a sproposito e viene da pensare che oltre ad essere un popolo di 60 milioni di allenatori di calcio forse siamo anche 60 milioni di psichiatri. Per evitare fraintendimenti allora approfondiamo alcune notizie su che cos’è il disturbo bipolare, patologia che può colpire le persone anche in forma non permanente. 

Cos’è il disturbo bipolare

Per prima cosa approfondiamone la definizione scientifica: il disturbo bipolare è una sindrome maniaco depressiva caratterizzata da periodi di depressione e periodi di mania o ipomania, ai quali si alternano fasi di umore normale. 

Le due condizioni si alternano spesso in modo più o meno regolare (prima la depressione e poi la mania o viceversa). Solitamente, ma non è una regola stretta, la lunghezza di una fase è di circa tre mesi, anche se può subire variazioni repentine e inaspettate. Questo significa che una persona affetta da sindrome bipolare può andare incontro a molti episodi di variazione umorale nel corso della vita, risultando instabile. 

Le due fasi: quella depressiva

La sindrome bipolare dà luogo come dicevamo a due fasi distinte e contrapposte. Quella depressiva può essere caratterizzata da umore costantemente depresso; diminuzione dell’interesse per la maggior parte delle attività e mancanza di motivazione; variazioni del peso e alterazione dell’appetito; alterazione del sonno (insonnia o ipersonnia); agitazione, ansia, pianto ricorrente; riduzione della concentrazione; sentimenti di colpa eccessivi o inappropriati; pensiero ricorrente di suicidio. 

Le due fasi: quella della “mania”

Uno dei sintomi che ci fanno capire cos’è il disturbo bipolare è legato alla fase della mania. In contrapposizione con la fase depressiva, durante questo periodo la persona presenta un’eccessiva euforia, un ridotto bisogno di sonno e una maggiore loquacità. L’attività mentale risulta accelerata e c’è una forte componente di distraibilità associata ad una ricorrente perdita di contatto con la realtà. A tutto ciò si aggiungono spesso comportamenti definibili ad alto rischio affrontati senza la consapevolezza dal soggetto bipolare. 

Ecco cos’è dunque il disturbo bipolare: una patologia complessa che richiede una costante assistenza psicologica professionale.