Alessandro Di Battista è pronto a tornare in campagna elettorale e a candidarsi per rilanciare il Movimento 5 Stelle e lo fa con un duro post sul suo profilo Facebook in cui torna a combattere una delle battaglie della prima ora, ovvero il cambio di partito tanto combattuto dai grillini: “Si può dire che la campagna acquisti, il mercato delle vacche, le sigle e siglarelle di sedicenti statisti a rischio overdose di xanax, i veti solo sulle poltrone (mai su questioni vitali per i cittadini), i programmi inesistenti, le facce come il culo, le natiche ricoperte di vinavil, i partiti che nascono, quelli che si sciolgono, quelli che cambiano nome in meno di 3 settimane (evidentemente ”Insieme per la colla vinilica” ha capito che il nome era già bruciato e si è data al restyling), i tromboni che stanno in Parlamento ancor prima che Zico arrivasse ad Udine e che ci vogliono dire come si risolvono in problemi…”.

Sembra che Alessandro Di Battista nelle suo messaggio non ce l’abbia soltanto con i fuori usciti del Movimento 5 Stelle, in particolare con quelli scappati per evitare la mancata ricandidatura a causa della regola dei due mandati, ma anche con gli avversari politici come Maria Stella Gelmini e Mara Carfagna passate da Forza Italia ad Azione con Carlo Calenda: “Si può dire che si tratta di uno spettacolo stomachevole? Questi pensano che non vi sia vita al di fuori delle mura di Montecitorio. È una roba di una tristezza inaudita. Ma fosse solo triste ci riderei su. Il problema è che questo ‘suq’ parlamentare non farà altro che allontanare ancor più i cittadini dalle urne. Cioè renderà di fatto ancor meno democratica questa claudicante democrazia”, sottolinea da Vladivostok in Russia, dove sta continuando il suo viaggio che lo riporterà in Italia nei prossimi giorni

Alessandro Di Battista fuori dalle prossime elezioni per un cavillo?

conte di maio
Prime minister Giuseppe Conte (L) with Beppe Grillo (C) and Luigi Di Maio (R), minister of Foreign Affairs, during the presentation of the 2019 Blue Book at the Customs and Monopolies Agency, Rome, Italy, 11 September 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Intanto sulla sua possibile ricandidatura in parlamento con il Movimento 5 Stelle spunta un cavillo burocratico che potrebbe clamorosamente tenerlo fuori. Non si tratta di dissenso con il leader politico Giuseppe Conte, seppur certamente l’ex premier potrebbe essere oscurato da una campagna elettorale con la partecipazione di Alessandro Di Battista. A tenere fuori dalle liste lo scrittore è la regola secondo la quale i candidati debbono essere iscritti sulla piattaforma Skyvote da almeno sei mesi prima delle elezioni. In un gesto di dissenso contro la fiducia al Governo Draghi Alessandro Di Battista si era cancellato e proprio per questo motivo per lui sarebbe impossibile soddisfare il requisito dei sei mesi pur iscrivendosi subito. La risposta quindi su una sua eventuale candidatura con il Movimento 5 Stelle spetta a Beppe Grillo e Giuseppe Conte, che dovrebbe derogargli la possibilità di correre alle elezioni. Intanto le prime frasi da campagna elettorale sono arrivate forti e chiare, seppur dalla lontana Russia.