Arrestate 5 persone indagate per il reato di tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso nel quartiere di San Girolamo in provincia di Bari. Il blitz all’alba di questa mattina da parte della polizia di Stato. Avrebbero chiesto 5mila euro per la “protezione” ad un commerciante della zona.

Alle prime luci dell’alba, nel quartiere San Girolamo di Bari, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dalla Sezione G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza a carico di 5 soggetti, indagati per il reato di tentata estorsione con l’aggravante del metodo mafioso.

Le indagini hanno preso spunto dal costante monitoraggio, da parte della Polizia di Stato, del fenomeno delle estorsioni in quartieri notoriamente “sensibili” e ad alta densità criminale.

L’individuazione di possibili vittime e la successiva loro escussione, hanno consentito, agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Bari e del Commissariato ‘Bari Nuova-Carrassi’, di delineare i gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, ritenuti legati ad un sodalizio malavitoso di tipo mafioso, operante al quartiere San Girolamo.

Nello specifico, si tratterebbe di cinque soggetti censurati, i quali, secondo una schema ben definito ed ognuno con l’assunzione di uno specifico compito, nei primi giorni di Luglio, avrebbero avvicinato un imprenditore locale, impegnato nel settore ricettivo e di accoglienza, avanzando richiesta di denaro con la promessa di “protezione” per un’attività, in fase di avvio, sul lungomare di San Girolamo; il tutto, con la minaccia di ritorsioni, qualora non avesse aderito alla richiesta di 5.000,00 euro, necessari, peraltro, al sostentamento di sodali detenuti.

Significative le parole proferite da uno dei soggetti attinti dal provvedimento, durante il primo incontro avuto con la vittima. L’uomo, in dialetto barese, ribadiva “tu sei di San Girolamo? Sai come funziona qua? qua funziona che qualunque negozio apre deve dare un regalo a noi, perché abbiamo le persone in galera, dopo tu puoi continuare a lavorare tranquillo …”.

I destinatari dell’ordinanza cautelare, rintracciati presso le rispettive abitazioni, al termine delle formalità di rito, sono stati condotti in carcere e sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, la quale valuterà, nel contraddittorio con la difesa, gli elementi di prova raccolti a loro carico.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e quindi, all’esecuzione della misura cautelare odierna, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo.

Estorsione San Girolamo Bari: “Lo Stato c’è”

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, in una nota, ha commentato gli arresti di questa mattina:


“Le prime notizie relative all’indagine che ha portato oggi agli arresti di San Girolamo sono l’ennesima dimostrazione della presenza dello Stato e delle attività di controllo e presidio costante sul territorio. La pratica estorsiva purtroppo è ancora un fenomeno molto diffuso in città. La rassegnazione o, peggio, l’omertà non sono certo la soluzione anche perché non giovano a nessuno. In tanti casi ho denunciato episodi di questo tipo. Fatti che mi venivano raccontati da vittime spaventate dalle conseguenze di una eventuale denuncia o ritorsione in caso di mancata accettazione della richiesta estorsiva. A quell’atto di fiducia nei miei confronti ho sempre pensato fosse giusto rispondere con una denuncia circostanziata alle Forze dell’ordine, ma anche con una denuncia pubblica, correndo il rischio che le parole del sindaco potessero far apparire un po’ meno “tranquilla” la nostra città, ma con la certezza che l’ottimo lavoro delle Forze dell’ordine e della magistratura avrebbe aiutato la città a liberarsi dal giogo asfissiante della pratica criminale del pizzo, che soffoca fino a uccidere qualsiasi intraprendenza economica. Oggi, conclude il sindaco i commercianti e gli operatori economici  di San Girolamo ma anche del resto della città, dovrebbero sentirsi più liberi di fare impresa senza, tuttavia, abbassare la guardia, perché dobbiamo continuare a lavorare insieme, denunciando e cercando di stare vicini a chi si ribella. La strada è ancora lunga ma giornate come questa aprono il cuore alla speranza”.