La prima ondata del covid era stata caratterizzata dall’esaurimento sugli scaffali delle farmacie di Zitromax e Grintuss, ma ora l’emergenza è di ben altra portata con l’assenza del Nurofen. L’allarme è arrivato dai cittadini perché a mancare sugli scaffali delle farmacie è l’unico sciroppo a base di ibuprofone, molto utilizzato soprattutto per curare la febbre alta nei bambini. L’assenza del popolare farmaco ha portato ad un’impennata di ricoveri negli ospedali pediatrici come il Bambin Gesù di Roma, ma anche nei pronto soccorso dove si registrano ogni giorno ingressi per bambini sotto i dieci anni anche in ambulanza.

Il presidente di Federfarma Roma, Andrea Cicconetti, ha cercato di tranquillizzare i cittadini spiegando che ci sono farmaci alternativi:

La carenza di Nurofen si protrae da almeno tre mesi, ma le mamme vanno rassicurate. Ci sono dei farmaci alternativi, con le stesse caratteristiche, ma ci sono anche molte farmacie in grado di prepararli. L’impennata di richiesta del farmaco in effetti ha creato problemi di giacenza, risolvibili però”.

Nurofen, non è vero che esistono alternative di ibuprofene in sciroppo

La video intervista esclusiva al farmacista Roberto Angelini della Farmacia Angelini di Roma

Quest’ultima affermazione però non trova il riscontro della farmacie. Noi di TAG24 abbiamo intervistato il farmacia Roberto Angelini, medico titolare dell’omonima farmacia Angelini punto di riferimento nel Municipio delle Torri nel quartiere di Torrespaccata a Roma:

“Purtroppo è impossibile trovarlo e non è reperibile da più di due settimane. Avevamo una scorta importante di quello con dosaggio da 200 mg per i bambini più grandicelli, ora non sappiamo come soddisfare le richieste. Non esistono in commercio alternative nella formulazione sciroppo. Un’altra azienda aveva assicurato di poter immettere in commercia uno sciroppo alternativo ma non se ne vede traccia. In questo momento di recrudescenza della pandemia è anche più grave l’assenza”.

Anche nel corso delle precedenti ondate del covid-19 alcuni farmaci erano andati esauriti, ma stavolta secondo il dottor Angelini la situazione è più preoccupante:

“Non vedo sinergie con lo zitromax. Per i più piccoli è sempre stato utilizzato il paracetamolo per la febbre alta, ma il Nurofen aveva un effetto migliore e quindi l’azienda come si dice in gergo è andata in rottura di stock. La cosa però si prolunga da settimane e questo è un disagio non indifferente. Ora l’unica cosa disponibile sono le compresse da prendere per via orale o in bustina, ma il problema resta per la prima infanzia”.

Al momento la situazione legata alle carenze di Nurofen non sembra di immediata risoluzione:

“Non abbiamo informazione su una risoluzione e non credo che verrà risolto il problema entro l’estate”.

Attenderemo gli sviluppi nelle prossime ore con una risposta di Federfarma sull’effettiva reperibilità di sciroppi a base di ibuprofene alternativi al Nurofen. Ricordiamo che ora nella maggioranza delle farmacie il farmaco è reperibile solo in formato di compressa, al massimo in bustina, comunque sicuramente una modalità di somministrazione non idonea per i bambini più piccoli.