Se voleva essere un’operazione sotto copertura allora l’effetto sorpresa è già svanito. La visita di Nancy Pelosi a Taiwan è sempre più un mistero, mentre il tour indo-pacifico è ufficialmente iniziato. Nessuna fonte ufficiale, né americana né taiwanese, conferma o smentisce la news.

Pelosi-Taiwan, “toccata e fuga” oppure volo verso il Giappone?

Rimbalzano sempre più insistentemente le voci di una tappa a Taiwan da parte di Nancy Pelosi, speaker della Camera Usa. Le indiscrezioni arrivano direttamente da Taipei, tramite i media “Next Tv” e “Tvbs” poi confermati dal “China Times”, e vedono il probabile scalo sull’isola nella giornata di martedì. Naturalmente il rumor arriva anche dalle parte di Pechino che ruggisce ancora una volta nei confronti di Washington:

L’eventuale visita a Taiwan di Nancy Pelosi è una grave interferenza e porterà a conseguenze molto gravi sul piano diplomatico. L’esercito di liberazione del popolo cinese non starà a guardare e non resterà con le mani in mano

Zhao Lijian, portavoce ministero Esteri cinese

A rafforzare il concetto verbale è intervenuto un nuovo lancio missilistico nei cieli di Taiwan, violando così lo spazio aereo dell’isola: quattro caccia J-16 sono entrati nella zona di identificazione aerea di Difesa. Si tratta della prima grande accelerata della Cina dopo le frequenti esercitazioni di fine maggio. La replica di John Kirby, capo del Pentagono, non è però da meno:

Non siamo intimiditi dalla retorica della Cina

John Kirby, capo del Pentagono

La Difesa è tutt’ora impegnata nel monitorare a distanza gli spostamenti di Pelosi, che nel frattempo è atterrata nella notte italiana a Singapore. Qui ha incontrato la delegazione composta dalla presidente, dal primo ministro e dal ministro degli Esteri. All’interno del dialogo ci sarebbe stata la richiesta esplicita di Singapore di evitare un’escalation con la Cina, per mantenere stabili e sicuri i rapporti nell’area indo-pacifica. Il ruolo della speaker durante il viaggio sarà proprio quello di affermare il ruolo protettore degli Stati Uniti in materia di sicurezza, pace e commercio internazionale.