Dopo l’ultima prestazione contaminata dai problemi fisici, Gianmarco Tamberi ha fatto il punto sul suo recente percorso atletico ripensando anche all’oro di Tokyo. Ad un anno di distanza, difatti, per Gimbo certe sensazioni sono ancora forti nella testa e nel cuore come il grande e simbolico abbraccio con Barshim.
Proprio da quest’ultimo è partito il racconto che ha riportato alla mente di Tamberi quel magnifico oro; l’azzurro ha infatti dichiarato di voler risentire l’atleta qatariota con cui ormai c’è un rapporto diverso da quelli tradizionali:
Faremo una videochiamata di una ventina di minuti, parleremo come facciamo spesso. Ci univa già qualcosa di forte, ma ora è diventato unico, un’alchimia che ha rafforzato ancora di più la nostra amicizia.
Un tema che ovviamente riapre anche il dibattito su quanto fosse stato “giusto” dividersi il podio anziché giocarsela fino alla fine. Quando a Tamberi viene fatto presente che in tanti avrebbero compiuto una scelta diversa, l’altista italiano ha risposto:
Ma è normalissimo! Pure io avrei risposto allo stesso modo e non sarei riuscito a comprendere se non avessi saputo che cosa c’era dietro. Ci siamo trovati nella stessa storia, con lo stesso percorso e con lo stesso infortunio e siamo stati così vicini. È venuto automatico, non si trattava di fare una scommessa alla play station con un amico e poi dire ok è patta. C’era tanto dietro quel gesto.
Tokyo 2020, il ricordo di Gianmarco Tamberi
Naturalmente, l’abbraccio con Bershim non è l’unica gemma che Tamberi si porterà nel cuore ma senza dubbio il ricordo di tutta l’esperienza ha un peso specifico ancora oggi. Tornando a quei momenti, Gimbo ha dichiarato:
Potrei raccontarvi ogni minuto di quella giornata. Ma se chiudo gli occhi penso al momento in cui mi sveglio dopo una dormita fantastica. Mi sono alzato come se fossi un’altra persona, sentivo che sarebbe stato il mio giorno perché avevo fatto tutto per ritrovarmi lì, ero stato maniacale per cinque anni senza dimenticare niente.
Dal passato al presente e al futuro, Tamberi ha commentato la sua situazione attuale dal punto di vista fisico:
L’ultima grande fortuna: sono tornato dall’America positivo al Covid e sono stato una settimana a casa. Ovviamente non mi sono allenato, ho anche avuto tre giorni di febbre alta. ma mi sono negativizzato in fretta e ora, dita incrociate, mi sembra che questo riposo mi abbia fatto bene per il problema al retto femorale che mi ha condizionato in questi mesi. Vediamo. Prima dell’Europeo, dovrei fare altre due gare in Ungheria e a Montecarlo.