L’indagine del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano in collaborazione con i pubblici ministeri Maurizio Romanelli e Paolo Storari ha portato all’arresto per corruzione sugli appalti Fiera Milano l’ex senior buyer dell’ufficio Acquisti Massimo Hallecker. L’uomo ora si trova ai domiciliari. Nella lista degli indagati ci sono altre 11 persone. L’indagine è partita dalla denuncia dell’ad di Fiera, Luca Palermo.

Truccati tre appalti per milioni di euro

Grazie all’inchiesta, si è scoperto che l’ex manager di Fiera Milano avrebbe incassato tangenti per mettere le mani su tre appalti dal valore complessivo di 16,5 milioni di euro banditi da Fiera e dalla controllata Nolostand. Gli appalti sarebbero stati pilotati a favore di Electric srl.

I lavori riguardavano il servizio di manutenzione e conduzione edile, impiantistica e assistenza alle manifestazioni dei quartieri di Rho e Milano. Un altro appalto invece riguardava “l’installazione e la realizzazione di impianti elettrici per stand con noleggio in opera di materiale illuminotecnico in Fiera Milano, Fiera Milano City e Centro congressi Mi.Co”. Tra i lavori anche quelli che riguardano i servizi logistici per il magazzino Nolostand a Linate.

Inoltre, in un caso, le tangenti sarebbero state corrisposte tramite due bonifici bancari riportanti causali fittizie quali “acquisto mobili usati” o “acquisto Rolex” per complessivi 20.000 euro circa. I fatti contestati vanno dal marzo del 2020 fino al quest’anno.

Corruzione appalti Fiera Milano, la lista degli indagati

Anche altri undici sono ora sotto indagine: tra questi il manager di Electric srl Gabriele Dalla Venezia, William e Massimiliano Fabbro di Fabbro Logistics Management & services spa, oggi Fabbro Facility, Domenico Seidita di Idea servizi srl e Silvestro Riceputi, socio nel consorzio Comipas e in Sanigea srl. Tutti accusati di aver preso parte di “un reiterato sistema di corruzione che vede coinvolti un senior buyer di una società operante nell’organizzazione di convegni e fiere e alcuni imprenditori lombardi”.