Bridgerton. Netflix fa causa al musical tratto da Bridgerton di Abigail Barlow e Emily Bear, due giovanissime songwriter che, grazie al supporto di TikTok e della vastissima community del telefilm, hanno vinto un Grammy per la categoria Best Musical Theater Album. In particolare, da quanto attestato su Variety, il gigante dello streaming avrebbe presentato una denuncia in un tribunale distrettuale di Washington DC, poco tempo dopo l’esibizione live al Kennedy Center delle songwriter, un vero e proprio successo in cui le due erano riuscite a fare sold out.
Netflix aveva molto apprezzato l’omaggio di Abigail Barlow e Emily Bear, fin quando era rimasto un libero apprezzamento della serie tv, ma presto, vedendo che The Unofficial Bridgerton Musical era diventata una vera e propria esperienza dalla quale trarre guadagno, ha deciso di agire.
Bridgerton: le dichiarazioni rilasciate da Netflix sulla questione
“Netflix supporta i contenuti generati dai fan, ma Barlow & Bear si sono spinte molo più in là, cercando di creare più flussi di entrate per loro stesse senza il permesso formale di utilizzare il marchio ufficiale di Bridgerton. Abbiamo provato moltissimo a lavorare con Barlow & Bear e si sono rifiutate di collaborare. I creatori, il cast, gli sceneggiatori e la troupe hanno messo i loro cuori e le loro anime in Bridgerton e stiamo agendo per proteggere i loro diritti.”
Secondo Netflix, dunque, le due si sarebbero rifiutate di lavorare per il marchio di Bridgerton, scegliendo di non collaborare col gigante di streaming, per i loro guadagni, che sarebbero stati notevoli. I biglietti della loro performance, infatti, avrebbero ammontato ad almeno 149 dollari, senza considerare i pacchetti VIP, che erano ancor più esosi.
La coppia, inoltre, secondo le dichiarazioni riportate dalla causa, avrebbe avuto in programma di fare un tour, con una data imminente alla Royal Albert Hall di Londra. Presumibilmente, erano da considerare anche dei piani per una linea di merchandising.
Inoltre, gli avvocati di Netflix hanno affermato con decisione che solo Netflix ha il diritto di “creare canzoni, musical o qualsiasi altra opera basata su Bridgerton”.
Ma, mentre il duo di songwriter deve ancora rilasciare le sue dichiarazioni, vediamo quali sono le parole della showrunner Shonda Rhimes e dell’autrice dei romanzi dai quali è statta tratta la serie tv, ovvero Julia Quinn.
Le dichiarazioni di Shonda Rhimes
La show-runner di Bridgerton mostra notevole apprezzamento del lavoro dei fan, ma la sua voce ben si accorda a quella di Netflix.
“C’è così tanta gioia nel vedere il pubblico innamorarsi di Bridgerton e nel guardare i modi creativi in cui esprimono la loro appartenenza al fandom. Quella che era iniziata come una divertente celebrazione da parte di Barlow & Bear sui social media si è trasformata in una palese violazione di proprietà intellettuale a scopo di lucro di Barlow & Bear. Questa proprietà è stata creata da Julia Quinn e portata in vita sullo schermo grazie al duro lavoro di innumerevoli persone. Proprio come Barlow & Bear non permetterebbe ad altri di appropriarsi delle proprie proprietà intellettuali a scopo di lucro, Netflix non può restare a guardare e consentire a Barlow & Bear di fare lo stesso con Bridgerton.”
Le dichiarazioni di Julia Quinn
Anche la scrittrice, che si congratula per il talento delle songwriter, è d’accordo con Shonda Rhimes e con Netflix.
“Abigail Barlow ed Emily Bear hanno un talento immanso e sono stata lusingata e felice, quando hanno iniziato a comporre canzoni di Bridgerton e a condividerle con altri fan su TikTok. C’è una differenza, tuttavia, tra la composizione su TikTok e la registrazione e l’esecuzione a scopo di lucro. Spero che Barlow & Bear, che condividono la mia posizione di professioniste creative indipendente, capiscano la necessità di proteggere la proprietà intellettuale degli altri professionisti, compresi i personaggi e le storie che ho creato nei romanzi di Bridgerton più di vent’anni fa.”
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