Dopo il suo viaggio in Canada Papa Francesco torna a celebrare l’Angelus in una piazza San Pietro gremita di fedeli: nella sua preghiera il Pontefice invoca ancora una volta la pace, obiettivo molto lontano visto che dietro ogni conflitto c’è sempre una questione economica, come il commercio di armi. Finché l’uomo sarà accecato dalla cupidigia, difficilmente i conflitti cesseranno.
Papa Francesco: “Non possiamo rassegnarci al commercio d’armi”
L’Angelus di oggi di Papa Francesco si concentra, come d’abitudine in questi ultimi mesi, sul trovare la pace, sia per l’Ucraina che per tutte i conflitti del mondo. Le guerre e le violenze non si fermeranno finché dietro a esse ci saranno sempre degli interessi economici, come afferma il Pontefice durante il suo intervento:
“Non ho mai smesso di pregare per l’Ucraina e per il suo popolo. Pensiamo alle guerre e ai conflitti: quasi sempre c’entrano la brama di risorse e ricchezze. Quanti interessi ci sono dietro a una guerra! Di sicuro uno di questi è il commercio delle armi. Questo commercio è uno scandalo a cui non dobbiamo e non possiamo rassegnarci”
Il commercio di armi è uno degli strumenti che i potenti e gli uomini utilizzano per raggiungere la ricchezza, il loro vero obiettivo. Ma la cupidigia è la rovina dell’uomo, come spiega il Santo Padre durante l’Angelus:
“È una situazione molto comune, problemi simili sono ancora all’ordine del giorno: quanti fratelli e sorelle, quanti membri della stessa famiglia purtroppo litigano, e magari non si parlano più, a causa dell’eredità! Che cos’è la cupidigia? È l’avidità sfrenata di beni, il volere sempre arricchirsi. È una malattia che distrugge le persone, perché la fame di possesso crea dipendenza, soprattutto chi ha tanto non si accontenta mai: vuole sempre di più e solo per sé. Ma così non è più libero: è attaccato, schiavo di ciò che paradossalmente doveva servirgli per vivere libero e sereno. Anziché ‘servirsi’ del denaro, diventa ‘servo’ del denaro. La cupidigia è una malattia pericolosa anche per la società: a causa sua siamo arrivati oggi ad altri paradossi, a un’ingiustizia come mai prima nella storia, dove pochi hanno tanto e tanti hanno poco”
Ad agosto ipotesi viaggio a Kiev
Papa Francesco durante l’Angelus punta il dito sulla cupidigia, la benzina che manda avanti le guerre e il commercio di armi. Oltre alle preghiere, da parte del Pontefice c’è la voglia di fare uno sforzo in più per ottenere la pace e, tra i possibili futuri impegni, ci sarebbe anche il viaggio a Kiev nel mese di agosto, come rivela il ministro degli Esteri vaticano, monsignor Paul Gallagher:
“Agli inizi di agosto vedrà l’ambasciatore ucraino presso la Santa sede, Andri Yurash e in quella sede avranno modo di definire qualcosa di certo. Potrebbe essere ad agosto una sua possibile visita, oppure anche più avanti, in settembre o ottobre. Dipende davvero da quello che stabilirà il Papa. Anche io sono in attesa di conoscere meglio le cose”